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5 Ottobre 2017 Tecnologia: Stop al telecomando, per cambiare canale basterà un cenno della testa

Tecnologia: Stop al telecomando, per cambiare canale basterà un cenno della testa

Messa a punto una nuova tecnologia dai ricercatori dell’università inglese di Lancaster che fa interagire gli schermi di tv, computer e tablet con il movimento del corpo

Fare zapping semplicemente muovendo la testa? Potrebbe essere questa la nuova frontiera delle serate trascorse a casa davanti alla televisione. Una nuova tecnologia messa a punto dai ricercatori inglesi dell’Università di Lancaster permette infatti di far interagire tra di loro schermi tv, computer e tablet, attivando diverse funzioni semplicemente tramite il movimento del corpo di chi è davanti allo schermo. La novità è stata presentata da Christopher Clarke al simposio sui software ‘Uist2017’ di Quebec City.

Con questa tecnica, battezzata “Matchpoint”, serve solo una webcam. Poi, per far funzionare il tutto, basta muovere in modo circolare gli oggetti o una parte del corpo, connettendoli con lo schermo e attivando il controllo delle funzioni che si vogliono regolare. Dal volume al cambio dei canali, appunto. A differenza delle attuali tecnologie che richiedono gesti particolari, questo programma non cerca una parte specifica del corpo che ha imparato a identificare, ma solo il movimento rotante. Tutto risulta così molto più flessibile e facile per l’utente e funziona anche se si hanno entrambe le mani occupate, se si è in piedi o stravaccati sul divano.

Quando si seleziona il controllo del volume o la scelta dei canali, compare un cursore: chi sta guardando la tv non deve fare altro che muove una mano, la testa o un oggetto  nella direzione indicata e il gioco è fatto. Oltre alla televisione, la tecnica “Matchpoint” si può usare anche con altri schermi, come quelli di computer e tablet. Una volta trovato il canale desiderato o impostato il volume, basta uscire dal campo visivo della webcam.

5 Ottobre 2017 Attenzione, caduta mucche: i segnali stradali più pazzi. (video da Youtube)

Attenzione, caduta mucche: i segnali stradali più pazzi. (video da Youtube)

Ti è mai capitato di imbatterti in cartelli stradali che ti hanno lasciato prima stupito e dopo ti fanno scappare una risata?

In questo video gli esempi più buffi e creativi di segnaletica stradale in cui, oltre a cartelli davvero esistenti, non manca anche qualche guizzo creativo. E se i cartelli pazzi sulle strade italiane fossero davvero lo scherzo di una strega dispettosa? Scoprili in questa carrellata di immagini!

https://www.youtube.com/watch?v=KS8nRlusMvg

5 Ottobre 2017 Perchè le donne…sono così complicate?

Perchè le donne…sono così complicate?

Tra uomini e donne ci sono delle differenze sostanziali a livello psicologico e neurobiologico. L’anatomia dell’uomo e della donna è diversa a partire dagli attributi sessuali fino alla struttura e alle  modalità di funzionamento del cervello. Bisogna ricordare che c’é una grande variabilità individuale all’interno di entrami i sessi, per cui ci possono essere maschi a cui piace giocare con le bambole e le femmine a cui piace giocare a calcio. Tuttavia, gli scienziati hanno scoperto che ci sono delle costanti riconoscibili che caratterizzano il maschile e il femminile.

Le differenze nel cervello.

Dagli studi è emerso che mentre il cervello maschile è organizzato in modo compartimentale, quello femminile è più connesso, utilizza entrambi gli emisferi e le varie zone in modo più profuso e pervasivo.

L’emisfero sinistro, più usato dagli uomini, si occupa del pensiero logico, concreto, razionale, compie operazioni in modo sequenziale, lineare, nota le differenze, scompone, pone obiettivi, si basa sul metodo, applica le vecchie soluzioni ai nuovi problemi. Come potete immaginare, l’emisfero destro, più usato dalle donne, funziona al contrario, o meglio, in modo complementare.

L’emisfero destro è creativo, intuitivo, globale, emozionale, visivo, dà nuove regole e nuove soluzioni ai vecchi problemi, nota le somiglianze, ricompone, integra diversi input nello stesso tempo ed è più ricettivo alle idee positive. È anche l’emisfero degli artisti, musicisti, pittori e fotografi. Ovviamente le differenze non finiscono qui.

A parità di intelligenza la massa cerebrale dei maschi è composta da molti più neuroni (responsabili di elaborazione delle informazioni), mentre quella delle donne è caratterizzata da una maggiore presenza di “materia bianca” che connette i vari centri. Per questo l’elaborazione delle informazioni nelle donne è caratterizzata da combinazione, associazione e una migliore capacità di linguaggio. Gli uomini, invece, hanno più “materia grigia” che li rende migliori nell’elaborare e processare le informazioni, come per esempio la matematica. Gli studiosi concludono dicendo che uomini e donne hanno lo stesso livello medio di intelligenza, ma utilizzano aree anatomiche differenti.

Cosa questo implica per le donne (e per chi sta  accanto a loro)?

Queste poche nozioni aiutano a capire tante delle nostre differenze.

Il cervello femminile è fatto in modo da poter comunicare i sentimenti in maniera più efficace, per cui il parlare fa parte della femminilità. La donna ha bisogno di parlare per fare chiarezza in se stessa, per ristabilire il contatto tra pensiero e sentimenti.

L’uomo funziona in modo diverso. Non ha bisogno di parlare di ciò che prova, medita in silenzio e poi agisce. John Gray usa il paragone della “grotta” in cui l’uomo entra per riflettere e stare da solo, distaccandosi momentaneamente dai sentimenti per risolvere il problema. L’uomo, quando si sente confuso, oltre al silenzio spesso ha bisogno di movimento, di occupare l’emisfero sinistro con un’azione, mentre con quello destro cerca una soluzione. Per questo è impaziente nell’ascoltare la donna, vorrebbe subito passare all’azione, risolvere il problema.

La donna, con le sue emozioni, pensieri, parole che vive ed esprime simultaneamente, può apparire molto complicata per l’uomo. Tuttavia ogni cosa ha un senso. La donna è capace di fare più cose contemporaneamente rispetto all’uomo, passando da un’attività all’altra: casa, lavoro, figli, spesa, rispondere al telefono, ecc. Mentre l’uomo è più attento alla logica e al ragionamento, la donna è più sensibile ai sentimenti e alle relazioni, cura i dettagli, è più empatica… Insomma uomo e donna si completano perfettamente, quando accettano le loro differenze esse diventano una ricchezza e non un motivo di competizione.

5 Ottobre 2017 Sei anni fa moriva Steve Jobs cofondatore di Apple.

Sei anni fa moriva Steve Jobs cofondatore di Apple.

Sono passati  sei anni dalla morte di Steve Jobs, avvenuta il 5 ottobre 2011, ma non si spegne il mito di questo carismatico protagonista dei nostri tempi, definito il Leonardo da Vinci del Ventunesimo secolo per la sua inventiva e la sua capacità visionaria. E nessun vero erede si vede all’orizzonte sia dentro che fuori la Apple, che sembra continuare a vivere di rendita delle sue creazioni.

Ha fondato anche la società NeXT Computer. È stato inoltre fondatore e amministratore delegato di Pixar Animation Studios prima dell’acquisto da parte della Walt Disney Company, della quale era inoltre membro del consiglio di amministrazione oltre che maggiore azionista.

È noto per avere introdotto al grande pubblico il primo personal computer dotato di mouse (chiamato Apple Lisa) e per prodotti di successo come Macintosh, iMac, iPod, iPhone e iPad. È stato tra i primi a intuire la potenzialità del mouse e dell’interfaccia grafica basata sull’impiego di icone e di finestre per menu a tendina e, presenti sugli Xerox Star, ideando il Macintosh. Jobs è stato classificato primo tra i 25 uomini d’affari più potenti per il 2007 da Fortune e persona dell’anno 2010 dal Financial Times.

5 Ottobre 2017 Il brano “Professional widow” di Tori Amos #1 delle hitchart nell’ottobre 1996.

Il brano “Professional widow” di Tori Amos #1 delle hitchart nell’ottobre 1996.

Professional Widow è un brano musicale della cantautrice statunitense Tori Amos, pubblicato nel 1996 come terzo singolo del suo terzo album in studio.
Il singolo, originariamente di stampo rock, ha raggiunto il successo internazionale nella versione remixata da Armand van Helden, che ha aggiunto un sound house al brano.

Classifica 5/10/1996

1 Professional widow Tori Amos
2 Stranger in Moscow Michael Jackson
3 Killing me softly Regina
4 Seven days and one week BBE
5 Born slippy Underworld
6 Ready or not Fugees
7 Wannabe Spice Girls
8 My dimension DJ Panda
9 Want love Hysteric Ego
10 Killing me softly Fugees
5 Ottobre 2017 Perchè le donne hanno bisogno di sfogarsi?

Perchè le donne hanno bisogno di sfogarsi?

Stress di lavoro. Sono finiti i tempi in cui le donne stavano a casa e aspettavano sulla soglia il marito che tornava stanco dal lavoro. I cambiamenti sociali degli ultimi decenni, ma anche la crisi economica, hanno portato le donne a uscire di casa per combattere con l’ostilità del mondo ancora maschilista, che raramente permette loro di alimentare il proprio lato femminile. Il lavoro orientato al profitto, agli obiettivi a breve e lungo termine, ai target da colpire, sembra un vero e proprio campo di battaglia, non solo per chi lavora in un azienda. La relazione, il dialogo, l’empatia e il donare disinteressato non rientrano nella maggior parte dei posti di lavoro. Per sopravvivere le donne indossano l’uniforme e si adattano alle condizioni esterne.

Stress post lavoro. Il tutto non finisce qui. Quando la donna torna a casa (dopo un’ora di traffico o il treno/autobus affollato) non trova il marito che la aspetta sulla soglia con la cena pronta e la casa pulita così da poter finalmente rilassarsi. Trova una marea di compiti che non ha potuto fare durante tutto il giorno e un uomo altrettanto stanco che è appena tornato dal lavoro. Le aspettative del partner, dei figli e soprattutto di se stessa possono portarla all’esasperazione. Il ricordo della madre casalinga che curava la casa nei minimi dettagli la porta inconsapevolmente a paragonarsi a quell’ideale e a sentirsi insufficiente.

Come una donna può liberarsi dallo stress? Le donne reagiscono allo stress diversamente dagli uomini. Uno dei principali modi femminili per trovare sollievo in una situazione di stress è parlarne con qualcuno di cui si fida. Può risultare difficile da comprendere per un uomo che in una situazione simile cerca di isolarsi e risolvere il problema da solo, oppure, se si sente davvero oppresso, fare un’attività fisica o ricreativa per abbassare la tensione. Gli scienziati hanno scoperto che il cervello delle donne ha più elevati livelli del gene FOXP2, che nei mammiferi è collegato alla capacità di vocalizzazioneSecondo uno studio dell’Università del Maryland in media il genere femminile pronuncia circa 20.000 parole al giorno, mentre i maschi solo 7000. L’uomo, quando ha un problema cerca di individuarlo e risolverlo in silenzio, la donna, invece, parlando esplora tutti i problemi: reali, potenziali, presenti e passati, senza voler risolverli ma con l’unico scopo di sentirsi compresa e ascoltata. Come afferma John Gray, più le donne parlano ed esplorano, meglio si sentono, acquisendo una maggiore consapevolezza di sé e di ciò che le turba. È importante per la donna parlare liberamente, a casaccio, senza dover sottoporsi alla logica del discorso, perché così può esprimere la rabbia, la paura, la preoccupazione e accedere ai sentimenti amorevoli più vicini alla sua identità femminile. La possibilità di sfogarsi genera un senso di sicurezza e di chiarezza mentale che aiutano la donna ad affrontare i problemi in modo più efficace ed armonioso.

Un bel compito per un uomo ascoltare la donna, soprattutto quando è arrabbiata!

5 Ottobre 2017 Bob Geldof, buon compleanno.

Bob Geldof, buon compleanno.

Auguri a Bob Geldof che oggi compie 66 anni.

Sir Robert Frederick Zenon Geldof, Bob Geldof (Dún Laoghaire, 5 ottobre 1951), fonda il suo gruppo, i Boomtown Rats, con i quali fu spesso in vetta alle classifiche britanniche, nel 1975, ma è conosciuto in tutto il mondo soprattutto per il suo impegno a favore della lotta contro la fame e le malattie in Africa; questo impegno negli anni lo ha portato a trascurare la carriera musicale.

Partecipò anche come attore, nella parte del protagonista Pink, al film Pink Floyd The Wall diretto da Alan Parker.

Nel 1984, assieme a Midge Ure scrisse la canzone Do They Know It’s Christmas? che venne cantata dai migliori artisti britannici dell’epoca riuniti in un gruppo che venne chiamato Band Aid che sfondò le classifiche e i cui proventi andarono al 100% in aiuto delle popolazioni colpite dalla carestia. Sulla base di quell’esperienza, un folto gruppo di artisti americani volle portare il proprio contributo e nel 1985 parteciparono a USA for Africa, un supergruppo di 45 celebrità della musica pop tra cui Michael Jackson, Lionel Richie, Stevie Wonder e Bruce Springsteen, cantando We Are the World prodotta da Quincy Jones. I proventi raccolti con We Are the World furono devoluti alla popolazione dell’Etiopia, afflitta in quel periodo da una disastrosa carestia. Il brano vinse il Grammy Award come “canzone dell’anno”, come “disco dell’anno”, e come “miglior performance di un duo o gruppo vocale pop”.

Nel 1985, sull’onda di quelle esperienze e con l’aiuto di molti altri artisti, Bob si dedicò anima e corpo all’organizzazione del Live Aid, concerto rock in mondovisione tenutosi il 13 luglio in due diversi continenti, lo stadio di Wembley a Londra, e lo stadio JFK di Filadelfia. A questa manifestazione, senza precedenti nella storia della TV e della musica, parteciparono le maggiori personalità del mondo della musica e dello spettacolo. L’evento è stato raccontato dettagliatamente nella seconda parte del suo libro autobiografico Tutto qui?.

Nel 2005 ha promosso una nuova edizione dell’evento, chiamata Live 8, una serie di 10 concerti organizzati per il luglio di quell’anno nelle nazioni appartenenti al G8, che ha riunito milioni di fan della musica e di persone convinte nelle possibilità di questo meritevole ma difficile progetto. Nello stesso anno ha difeso l’operato in Africa del Presidente degli Stati Uniti d’America George W. Bush definendolo “migliore di quello di ogni altro presidente statunitense”.

Sempre nel 2005 aderisce al progetto per la realizzazione del film Soldiers of Peace che coinvolge 14 Paesi nel Mondo nella realizzazione di una pace globale.

 

4 Ottobre 2017 Il brano “50 special” dei Lunapop #1 delle hitchart nell’ottobre 1999.

Il brano “50 special” dei Lunapop #1 delle hitchart nell’ottobre 1999.

50 Special, musica e parole di Cesare Cremonini, è il brano d’esordio del gruppo italiano Lùnapop, in seguito inserito nel loro primo e unico album …Squérez?, uscito nel 1999.

Il singolo fa il suo debutto radiofonico e nei negozi il 27 maggio 1999, entrando nella classifica dell’airplay radiofonico rilevato dal Music Control al 347º posto. Dopo neppure un mese arriva alla posizione #35, per poi ad agosto entrare in top ten. Il singolo rimane in classifica fino al novembre successivo, restando per quasi un anno in classifica.

Nei negozi 50 Special va ancora meglio: a settembre entra in classifica nella Top 5, per poi arrivare alla vetta della classifica e rimanerci per 5 settimane consecutive, fino a metà novembre. Il singolo alla fine vende oltre 100.000 copie diventando disco di platino.

Classifica del 4/10/1999

1 50 special Lunapop
2 Il mio nome è mai più Liga/Jova/Pelù
3 Mambo no. 5 (A little bit of…) Lou Bega
4 Genie in a bottle Christina Aguilera
5 Sitting down here Lene Marlin
6 Larger than life Backstreet Boys
7 If you believe Sasha
8 Una vita da mediano Ligabue
9 Mi chico latino Geri Halliwell
10 Heartbreaker Mariah Carey feat. Jay-Z