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21 Febbraio 2018 CESARE CREMONINI “Nessuno Vuole Essere Robin”

CESARE CREMONINI “Nessuno Vuole Essere Robin”

 Sono andati esauriti in soli quattro mesi i biglietti del concerto di Cesare Cremonini allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna del prossimo 26 giugno. Un debutto importante per Cremonini nello stadio della sua città, reso ancor più significativo dal fatto che sarà il primo artista bolognese a tornare ad esibirsi nello stadio felsineo dai tempi dello storico concerto Dalla-De Gregori del 1979 con il tour di Banana Republic.

La data di Bologna chiuderà i quattro concerti negli stadi che inizieranno il 15 giugno a Lignano (Stadio Teghil) per poi proseguire il 20 giugno a Milano (Stadio San Siro), il 23 giugno a Roma (Stadio Olimpico) e quindi la chiusura a Bologna il 26 giugno allo Stadio Dall’Ara.

Il tour “Cremonini Stadi 2018”, è prodotto e organizzato da Live Nation Italia. Radio Italia è media partner ufficiale.

In onda su Radio Flash “Nessuno vuole essere Robin”, il secondo singolo estratto dal disco “Possibili Scenari”. “Questa canzone“, come ha più volte spiegato Cremonini, “è un flusso di coscienza personale, mi è esplosa fra le mani come una detonazione ininterrotta dall’inizio alla fine del brano”.

L’imbarazzo di una supplica, il timore malcelato di mostrarsi fragili, un cane da compagnia ormai più compagno che cane, sono alcuni dei segni strategici di un brano che non trattiene le parole, ma le innalza a pensieri e riflessioni universali sulle “contraddizioni di un’epoca in cui la legittima ricerca di sicurezza e di benessere personale coincide con la paura e la sfiducia nel prossimo“.

Sulla scena compaiono gli eterni temi della maschera, della solitudine, dell’inadeguatezza di un uomo schiacciato dall’onnipresente ostentazione di sé imposta dal copione della società. “Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori”, canta Cremonini in uno dei versi più amati della canzone. “L’origine di questa intuizione è il mutismo generazionale che ci vede impacciati nel compiere il gesto più eroico: ammettere di non essere invincibili“.

Cremonini, dopo la pubblicazione del primo singolo “Poetica”, con “Nessuno vuole essere Robin” inquadra, con il suo personale sguardo, i rapporti di coppia, evidenziando il paradosso di un’epoca post-moderna “ancora sorprendente rispetto al passato, ma priva di straordinarietà nella routine del racconto quotidiano sui social network“, come la definisce lui stesso.

In contemporanea con l’uscita del singolo, verrà presentato il videoclip della canzone girato tra Bologna e Londra e diretto da Giorgio J. Squarcia.

http://www.cesarecremonini.it

21 Febbraio 2018 Mario Biondi – Devotion, direttamente dal cuore di Brasil.

Mario Biondi – Devotion, direttamente dal cuore di Brasil.

Chiusa la parentesi “Festival di Sanremo” non proprio brillante, “super mario” lancia “Devotion”, il nuovo singolo che porta direttamente nel cuore di “Brasil”, l’atteso album in uscita il 9 marzo (Sony Music) in Italia e il 23 marzo in altri 10 paesi, registrato e prodotto in un anno di lavoro a Rio de Janeiro dal vincitore di un Latin Grammy Mario Caldato (Beastie Boys,Jack Johnson, Seu Jorge, Marisa Monte)  e Kassin (Red Hot+Rio, Caetano Veloso). L’album è già preordinabile su iTunes e Amazon.

“Brasil” è un vero e proprio viaggio nelle molteplici sfaccettature della musica brasiliana attraverso inediti e rivisitazioni di classici che Biondi reintepreta senza dimenticare la sua anima soul e funk utilizzando agilmente quattro lingue: portoghese, inglese, francese e italiano.

“Devotion”  è un trascinante inno all’amore che colora il mondo di chi lo prova e ne riempie la vita in un continuo scambio di dare e avere con la persona amata.

 Il brano è uno degli inediti dell’album firmato da due dei principali esponenti del nuovo cantautorato brasiliano Rogè e Gabriel Moura (con i quali Biondi firma altri brani dell’album), e Gabriela Da Silva Riley. Oltre alla versione in inglese, nell’album è presente anche la versione portoghese del brano dal titolo “Mundo Coloridão”.

 

Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo per la prima volta in gara, il 2018 sarà l’anno di un altro importante debutto: con “Brasil” per la prima volta Mario Biondi porterà il suo live nei palasport con due eventi unici, prodotti e organizzati da F&P Group, il 17 maggio al PalaLottomatica – Roma e il 20 maggio al Mediolanum Forum di Assago – Milano. I biglietti sono disponibili su TicketOne.it e nei punti vendita abituali. Per informazioni www.fepgroup.it. 

Il 5 luglio invece all’Indigo at the O2 di Londra, avrà luogo la prima delle date in UK organizzate da International Music dove Mario Biondi tornerà ad ottobre: il 24 ottobre a Manchester (Band on the wall), il 26 e 27 ottobre a Newcastle (Hoochie Coochie), il 28 ottobre a Glasgow (Oran Mor) e il 29 ottobre a Edimburgo (The Voodoo rooms). Altre date del tour mondiale verranno comunicate a breve.
20 Febbraio 2018 Kurt Cobain, 51 anni dalla nascita del profeta del grunge

Kurt Cobain, 51 anni dalla nascita del profeta del grunge

Il leader dei Nirvana avrebbe 51 anni oggi. Con la sua band ha rivoluzionato il panorama rock, diventando lui stesso un’icona mondiale. La mattina dell’8 aprile 1994 fu trovato senza vita

Seattle, 20 febbraio 2018 – Oggi Kurt Cobain avrebbe compiuto 51 anni. Il leader dei Nirvana purtroppo 24 anni fa si è tolto la vita, fu trovato da un elettricista nella serra presso il garage nella sua casa sul Lago Washington. L’autopsia confermò che la morte di Cobain fu causata da un “colpo di fucile autoinflitto alla testa”.

Una morte che ha tolto al mondo un altro artista rivoluzionario. Cobain con la sua musica ha dato voce a una generazione. Icona mondiale del rock è entrato anche lui nel “Club 27”, quel gruppo di artisti scomparsi proprio a 27 anni, come Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin, Amy Whinehouse e ora anche Kurt Cobain.

I suoi Nirvana tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90 hanno dato una scossa alla musica con il ‘grunge’, sound figlio di quella Seattle che aveva dato i natali al gruppo. “Nevermind” fu un successo incredibile raggiunse la prima posizione nella classifica Billboard 200 superando nelle vendite l’album Dangerous di Michael Jackson in soli quattro mesi. Con il singolo Smells Like Teen Spirit divenne la più grande, e la più trasmessa, rock band dell’inizio degli anni novanta.

Ma il successo si trasformò presto in un incubo, sempre sotto i riflettori per il suo matrimonio con Courtney Love, segnato dalla comune passione per l’eroina, e dalla nascita della figlia Frances Bean, Kurt fu protagonista di più di un tentativo di suicidio, di cui uno compiuto a Roma. E nel mirino per i soliti ricoveri in clinica per temporanei, e inutili, Rehab.

La mattina dell’8 aprile 1994 fu trovato senza vita. Le teorie del complotto non sono mancate, e stasera su Sky canale 118, alle 22.55, per la serie Crime+Investigation, sarà trasmesso “Chi ha ucciso Kurt Cobain?”, il documentario che ha per protagonista Tom Grant, l’investigatore privato assunto da Courtney Love fin dalle prime ore per ritrovare Kurt, e in seguito incaricato di stabilire se, dopo una fuga da un centro di Rehab, il leader dei Nirvana fosse stato assassinato.

19 Febbraio 2018 Oggi l’attore Massimo Troisi avrebbe compiuto 65 anni

Oggi l’attore Massimo Troisi avrebbe compiuto 65 anni

Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994) è stato un attore, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano.

Principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni settanta, soprannominato «il comico dei sentimenti» o il «Pulcinella senza maschera», è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.

Formatosi sulle tavole del palcoscenico, istintivo erede di Eduardo e di Totò, accostato anche a Buster Keaton e Woody Allen, cominciò la sua carriera col gruppo I Saraceni e poi con gli inossidabili amici de La Smorfia (Lello Arena ed Enzo Decaro). Il successo del trio fu inatteso e immediato e consentì al giovane Troisi di esordire al cinema con Ricomincio da tre (1981), il film che decretò il suo trionfo come attore e come regista. Dall’inizio degli anni ottanta si dedicò esclusivamente al cinema interpretando dodici film e dirigendone quattro. Malato di cuore sin dall’infanzia, morì il 4 giugno 1994 all’Infernetto (Roma) per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche, due giorni prima di terminare la sua ultima pellicola, Il postino, per il quale verrà, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscarcome miglior attore e per la miglior sceneggiatura non originale.

Adoperò uno stile inconfondibile, che risaltava una capacità espressiva sia verbale sia mimica e gestuale con la quale riusciva a unire ruoli comici a quelli più riflessivi. Troisi indicò al cinema italiano una via per un’escursione rivitalizzante con in più uno sguardo molto attento alla società italiana ed alla Napoli successive al terremoto del 1980, alle nuove ideologie, al femminismo, all’autoironia crescente e all’affermazione della soggettività individualista. Con lui nacque la nuova tipologia napoletana di antieroe, la vittima dei tempi moderni, un personaggio che riflette tuttora i dubbi e le preoccupazioni delle nuove generazioni.

Occasionalmente si distinse anche al di fuori della recitazione, lasciando altri contributi: scrisse infatti O ssaje comme fa ‘o core, una poesia messa in musica dall’amico Pino Daniele, un’allusione tanto ai problemi al cuore (sia dell’attore sia dell’amico musicista) quanto al romanticismo

19 Febbraio 2018 Seal, buon compleanno

Seal, buon compleanno

Auguri a Seal che oggi compie 55 anni

Seal, nome d’arte di Seal Henry Olusegun Olumide Adeola Samuel nasce a Londra il 19 Febbraio 1963 ed è un cantante e compositore britannico.

Cresciuto in un distretto della città di Westminster, nella Londra centrale, ha origini nigeriane da parte di madre e brasiliane da parte del padre. Seal ha ottenuto una laurea in architettura e ha svolto vari lavori nella zona di Londra.

Seal è affetto da lupus eritematoso discoide, che gli ha procurato le numerose cicatrici che ha sul volto. Seal ha rivelato in una intervista che è affetto da questa malattia sin dall’adolescenza. Oltre alle cicatrici, un altro effetto della malattia è stata la precoce perdita dei capelli.

Dopo un breve periodo in cui si esibisce in bar e locali negli anni ottanta, Seal si unisce ai Push, un gruppo musicale britannico funk, con cui gira il Giappone in tour. In questa occasione lascia il gruppo, per unirsi a un gruppo thailandese e girare l’India. Tornato in Inghilterra, Seal ha l’opportunità di conoscere il produttore discografico Adamski, con cui incide il suo primo album che ottiene un buon riscontro di pubblico e critica.

Seal ha ricevuto il Grammy Award per il disco dell’anno, la canzone dell’anno e la migliore performance di un artista pop di sesso maschile per la canzone Kiss from a Rose nel 1996, utilizzata come colonna sonora del film Batman Forever di Joel Schumacher.

Il 10 Maggio 2005 ha sposato la top model Heidi Klum. La coppia ha avuto tre figli: Henry Günther Adeola Dashtu Samuel nel 2005, Johan Riley Fyodor Taiwo Samuel nel 2006 e Lou Sulola Samuel nel 2009. Inoltre Seal ha adottato la prima figlia della Klum, Helene “Leni” Boshoven, nata nel 2004 da una relazione con Flavio Briatore. La coppia ha divorziato ufficialmente nell’Aprile 2012

Ha ricevuto il Brit Award per il migliore album nel 1992.

17 Febbraio 2018 Maggiorata soffoca il compagno

Maggiorata soffoca il compagno

Altri trenta secondi e avrebbe rischiato di esser incriminata per omicidio Claire Smedley, una ventisettenne inglese che, a seguito del suo seno particolarmente abbondante, ha quasi ucciso il fidanzato durante un rapporto sessuale.

La donna, che porta la 40LL di seno, equivalente quasi ad una settima misura, può comunque raccontare la disavventura con il sorriso sulle labbra. Mentre faceva l’amore con il suo fidanzato si è infatti accorta che il suo compagno, Steven, aveva “problemi respiratori”.

“Ho visto Steven agitarsi – ha raccontato la donna in una intervista esclusiva rilasciata al News of the World – ma ho pensato che lo facesse perché eccitato, così ho proseguito. Dopo pochi minuti mi sono accorta che era completamente immobile e sembrava non respirare”. “Ero nel panico – ha commentato – e stavo per chiamare il 999 quando per fortuna ha ripreso a respirare. Era davvero intontito, come se fosse in trance, dopo un po’ di tosse si è seduto e si è ripreso, solo allora mi sono tranquillizzata”.

Steven, anch’egli più sollevato dopo l’insolita esperienza, ha raccontato ai giornalisti di aver pensato di morire. “Ho tentato di dare uno schiaffo a Claire per farla spostare – ha spiegato – ma lei deve aver frainteso” e non l’ha quasi preso in considerazione. Al momento la coppia sembra stia passando un periodo di crisi. Steven non riesce ad avvicinarsi alla propria compagna e ammette di guardarla con un certo timore.

 

17 Febbraio 2018 Il ladro più stupido del mondo

Il ladro più stupido del mondo

Entra in un pub e dopo aver puntato il computer portatile di una donna, lasciato incustodito accanto ad un tavolino, se n’è appropriato. L’uomo, che già con la sua mente festeggiava anticipatamente i risultati ottenuti in quella “giornata di lavoro”, è stato bloccato prima di poter guadagnare l’uscita.

Nel bar, e in questo si può dire esser stato particolarmente sfortunato, vi erano 40 ufficiali della polizia di Fulham, alcuni dei quali anche in divisa! Mark Jimenez, questo il nome del protagonista della vicenda, è stato incoronato “criminale più stupido del Regno Unito”.

“Non posso credere che un uomo possa esser così stupido – ha detto il giudice Cllr Greg Smith prima di pronunciare la sentenza di condanna – ha tentato di scippare un detective in una stanza piena di ufficiali”. Jimenez, un disoccupato senza precedenti penali, è stato condannato da un giudice comunque clemente: per i prossimi 18 mesi dovrà effettuare lavori socialmente utili e stare lontano dai pub.

17 Febbraio 2018 Il matrimonio più sfortunato

Il matrimonio più sfortunato

Il matrimonio è un passo importante nella vita di una coppia e chiunque si appresti ad affrontarlo vorrebbe che il giorno in questione possa essere un giorno speciale, che valga la pena ricordare per sempre. Probabilmente è quello che faranno i due neo sposi Paul Cassidy e Vilma Welton, ma di certo i loro ricordi non saranno piacevoli.

I due sposi sono stati protagonisti recentemente di quello che può essere definito il più sfortunato matrimonio della storia. Le disavventure sono iniziate durante la cerimonia in chiesa, quando uno dei paggi della coppia di soli 16 mesi è improvvisamente diventato pallido, collassando esanime davanti a tutti i presenti.

Trasportato immediatamente il bambino in ospedale, la cerimonia sembrava essere tornata alla tranquillità, quando la madre 76enne di Paul è svenuta durante le foto di rito davanti all’altare con gli sposi. Neanche il tempo di accompagnare il piccolo all’ospedale, che i paramedici intervenuti pochi minuti prima sono dovuti tornare nella chiesa per trasportare anche l’anziana donna al pronto soccorso.

Come se non bastasse, a destabilizzare il clima di festa è giunto anche un messaggio ad una delle invitate in cui veniva avvisata della morte del padre. Per la coppia però era inevitabile continuare la festa come se nulla fosse e come previsto, dopo la cerimonia alla Chiesa St mery di Melton Mowbray in Gran Bretagna, tutti gli invitati, sfortuna compresa, si sono recati al fastoso ricevimento organizzato da Paul e Vilma.

Anche qui la tregua è durata ben poco, non appena giunti al banchetto, il figlio della coppia si è ferito alla testa dopo che un recipiente di vetro gli è caduto addosso, seguito poche ore più tardi dalla sorella più grande, anch’essa colpita in testa. Per fortuna il matrimonio nel tardo pomeriggio si è concluso e lo sposo è potuto andare in ospedale a sincerarsi delle condizioni di salute della madre.

Ah no scusate, non ci è potuto andare, ciliegina sulla torta, la sua auto era rimasta chiusa all’interno del parcheggio dove l’aveva lasciata. Nonostante l’immensa sfortuna, i due neo-sposi mostrano ancora il loro sorriso e raccontano scherzosamente la loro avventura ai giornalisti: “Ci siamo tolti un peso quando la giornata è terminata. Abbiamo pensato ‘Cos’altro sarebbe potuto andare storto?’, credo che sia stato uno dei più sfortunati matrimoni della storia.” – racconta Paul, 50 anni.

Mentre Vilma confessa: “La giornata è stata per metà un incubo e per metà fantastica. Me lo sentivo che qualcosa sarebbe successo ma non pensavo potesse essere una giornata così disastrosa.”

17 Febbraio 2018 15 anni di sms in un libro

15 anni di sms in un libro

Un’artista Londinese ha conservato per 15 lunghissimi anni tutti i messaggi di testo ricevuti sul cellulare a partire dal 1999. Tracey Moberly, 47 anni, ha collezionato quasi 100mila messaggi da quando per sbaglio cancellò il suo primo messaggio 12 anni fa e si ripromise di non perderne più neanche uno.

Ogni volta che un nuovo messaggio arrivava, Tracey, lo salvava anche riscrivendone sulla carta il contenuto se necessario. Il libro porta il titolo di ‘Text Me Up!’ e raccoglie la storia della sua vita dalla fine del millenio scorso fino ad oggi.

“Alcune persone credono che io sia ossessiva, ma io amo poter guardare nel mio passato e riscoprire vecchi messaggi” – dice la donna – “E’ come tenere un diario. Tutti i miei amici mi confessano di avere il desiderio di aver conservato a lungo tutti i loro messaggi più importanti”.

All’interno dei messaggi, la storia del suo matrimonio, del suo divorzio e della rinascita della sua vita e le reazioni dei suoi amici, incluse quelle relative all’11 settembre 2001 e al terremoto di Haiti. La collezione inoltre conterrà messaggi ricevuti da persone del calibro di Pete Doherty, Howard Marks e il writer Banksy.