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14 Dicembre 2017 Pittore con le chiappe

Pittore con le chiappe

Usa, Stephen Murmer, insegnante d’arte, usa il fondoschiena al posto del pennello per realizzare i suoi quadri.

Un insegnante d’arte americano è stato sospeso dopo che il suo capo ha saputo che era solito dipingere i suoi quadri usando il fondoschiena come pennello. Stephen Murmer, questo il nome del bizzarro artista, ha anche aperto un sito internet, buttprintart – in cui spiega la sua personalissima tecnica di pittura e ne dà dimostrazione con un video (visibile qui sotto).
I suoi quadri di solito ritraggono fiori e farfalle e costano all’incirca dai 290 ai 520 dollari. Quando appare nei video il professore-artista usa travestirsi da Groucho Marx, con tanto di naso, occhiali e baffi finti, come si può vedere nel filmato in cui il docente, solo con un tanga nero addosso, si adopera in favore delle telecamere per mostrare come si dipinge un quadro utilizzando proprio le “chiappe” come pennello.
Nel frattempo il consiglio d’istituto della scuola in cui lavorava sta valutando se riammetterlo all’insegnamento, considerata l’originalità della sua arte.

9 Novembre 2017 Dipinge i suoi quadri usando la spazzatura

Dipinge i suoi quadri usando la spazzatura

Un artista sudafricano realizza i suoi dipinti solamente con la plastica usata. Ecco come.

Gli artisti moderni hanno inventato svariate e originali tecniche per esprimere la propria creatività e arte, a volte in modo davvero unico.

Il sudafricano Mbongeni Buthelezi non è stato da meno e ha scelto di usare come colori per i propri dipinti i rifiuti di plastica. L’uomo, infatti, raccoglie la plastica usata, la fonde e la usa nelle sue tele.

Secondo l’artista usare la spazzatura non è altro che una metafora della vita: rappresenta la capacità di prendere gli scarti e trasformarli in qualcosa di nuovo. Non a caso i soggetti delle sue opere rappresentano spesso il tema delle questioni sociali e ambientali.

Buthelezi ha iniziato ad usare la plastica diversi anni fa quando, in occasione di un workshopcon un artista svizzero, ha notato come lo stesso utilizzasse la plastica nelle sue opere, ma solamente come sfondo. Quindi ha deciso di differenziarsi, iniziando ad usarla in tutti i suoi dipinti.

13 Ottobre 2017 Guadagna 100.000 $ decorando banane.

Guadagna 100.000 $ decorando banane.

Ci sono persone creative che riescono a creare da zero lavori veramente insoliti ma evidentemente profittevoli. E’ proprio così che Davonte Wilson ha messo su un’impresa di decorazione banane.

La cosa più sorprendente, però, è che gli affari vanno decisamente bene, riuscendo a dare al ragazzo un profitto di oltre 100.000 dollari l’anno!

Questa strana attività è nata un po’ per caso: mentre faceva tirocinio come tecnico elettrocardiografo in ospedale, ha iniziato a disegnare facce buffe sulle banane. La cosa lo ha subito reso famoso in tutto l’ospedale.

Da qui a trasformare questa curiosa attività ci è voluto poco e Wilson ha subito creato un sitosul quale vendere le sue opere, dando anche la possibilità di personalizzare a piacimento la propria banana. I prezzi partono da 10 dollari in su e le richieste giornaliere, attualmente, sono oltre 75!

23 Settembre 2017 Haris Lithos: l’artista che dipinge, utilizzando il culo, ops… sedere.

Haris Lithos: l’artista che dipinge, utilizzando il culo, ops… sedere.

Haris Lithos è un artista che dipinge grandi tele con sopra delle forme astratte monocromatiche, stondate e simmetriche. In alcuni lavori le forme si ripetono molte volte, in altri rimangono solitarie al centro dell’opera. Non importa quante siano: queste forme, se pur leggermente diverse, sono sempre molto simili. Fin qui non c’è nulla di strano, se non fosse che Haris ha scelto una tecnica di pittura davvero originale: ha deciso di dipingere con i culi!
Le forme tonde, simmetriche e monocromatiche di cui sopra in effetti sono l’impronta di chiappe umane! Haris Lithos utilizza il sedere dei suoi modelli al posto del pennello. Una volta bagnati di vernice, i glutei lasciano sulla tela lo stampo di grandi natiche colorate che unite tra loro danno vita a silhouette astratte dalle molteplici forme.

Su di lui non si sa molto, ma siamo sicuri che dopo aver visto queste foto anche voi vorrete sapere di più…

Nell’arte come nella vita ci vuole culo, nel senso che ci vuole una certa dose di fortuna; fortuna per entrare nei circuiti giusti e fortuna nel piacere alla critica e al pubblico. Haris pensa che ci voglia “culo” (in senso letterale) anche per dipingere una tela.

In un’intervista Haris dichiara che: “l’arte può essere utilizzata in molti modi e per vari scopi”, e lui ne ha scelto uno davvero originale. Come in tutte le cose che suscitano interesse e scuotono le menti, dietro si cela sempre un intento sovversivo, e in questo caso lo scopo è risvegliare le coscienze. Nella Grecia moderna, colpita dalla crisi economica, la Chiesa e la TV hanno indotto un modo unilaterale e semplificato di pensare. I greci moderni non hanno nulla a che fare con le glorie del passato e si sono allontanati dall’arte, che allo stato attuale dei fatti non riesce più a dare risposte significative alla realtà. In questa condizione instabile l’atteggiamento migliore è la resistenza. “La resistenza assume molte forme. Le forme meno appariscenti e più silenziosi di solito guadagnano in termini di durata. La resistenza è una lotta lunga e quotidiana. Vi è una esplosione momentanea di alcune ore o giorni che si chiama rivoluzione, io resisto attraverso la mia arte”. Haris resiste, lotta e dipinge a “botte di culo”!