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23 Gennaio 2018 Kissenger, per i baci a distanza

Kissenger, per i baci a distanza

Hooman Samani, un ricercatore del dipertimento di intelligenza artificiale dell’Università di Singapore, ha sviluppato un’incredibile macchina in grado di trasmettere, tramite dei piccoli robot, baci a distanzain grado di emulare con estrema precisione la sensazione di un vero bacio.

L’oggetto, già soprannominato Kissenger, in onore alla famosissima chat di Windows Messenger, è stato sviluppato per dare l’opportunità alle coppie a distanza di provare un tiepido piacere nel poter baciare seppur non direttamente il proprio partener. Già l’anno scorso, uno studente Giapponese presentò al mondo i suoi studi per un marchingegno molto simile e in grado di muoversi in base ai movimenti della lingua del baciatore. Ovviamente affinché tutto possa funzionare sono necessari due Kissenger. Dopodiché non vi resterà che accendere il vostro gioiellino a forma di coniglio e iniziare a baciare virtualmente la vostra dolce metà.

Probabilmente baciare un pezzo di plastica non dev’essere così emozionante come farlo con una persona vera, ma il creatore avrà pensato: “Meglio che niente”. Se volete saperne di più guardate il video qui sotto!

17 Ottobre 2017 Si può essere allergici ai baci?

Si può essere allergici ai baci?

In un certo senso, sì: i baci, infatti, possono scatenare reazioni di vario tipo in chi soffre di allergie alimentari, se l’altro ha mangiato il cibo allergizzante.

Da uno studio dell’Università della California (Usa) è emerso che su 379 pazienti con allergie alla frutta secca, 20 (circa il 5%) avevano avuto una reazione allergica dopo un bacio. E non sono “incriminati” solo i baci passionali: può bastare un bacino sulla guancia per provocare, in un minuto, prurito, gonfiore o orticaria, nel punto di contatto delle labbra, e talvolta gravi difficoltà respiratorie.

In genere, i baci diventano innocui entro sei ore dall’ingestione del cibo. C’è qualche rischio anche per le allergie ai farmaci: meglio non baciare profondamente chi ha appena assunto un farmaco al quale si è allergici.

Però i baci sono anche in grado di alleviare le allergie. Lo ha dimostrato l’immunologo giapponese Hajime Kimata, dell’ospedale Satou di Osaka: ha chiesto a 48 pazienti con dermatite allergica o raffreddore da fieno di baciarsi per mezzora con il partner. Dopo le “sedute” di baci, i loro livelli di IgE (anticorpi implicati nelle reazioni allergiche) calavano notevolmente, più di quanto avvenisse con soli abbracci e carezze.

3 Ottobre 2017 Parla come Baci: ecco i bigliettini Perugina in dialetto

Parla come Baci: ecco i bigliettini Perugina in dialetto

Dal napoletano al genovese, dal siciliano al piemontese: sono nove gli idiomi regionali scelti per lanciare la prima serie speciale dei celebri cioccolatini per rendere omaggio all’Italia e alle sue differenti culture

L’amore dichiarato in dialetto. Dal siciliano al romano, dal piemontese al napoletano, fino al genovese e al pugliese. Ecco la novità di casa Perugina: i famosi bigliettini dei Baci renderanno omaggio alle diverse culture e tradizioni del nostro Paese attraverso una nuova campagna. Il nome è scelto è “Parla come…Baci”: si tratta di una serie speciale lanciata dall’azienda, che ha selezionato cento modi di dire legati (ma non solo) all’amore, in nove idiomi regionali diversi.

“Ògne scarrafóne è bèll’a màmma sóia” e “I inamoraa guarden minga a spend” sono solo due esempi di frasi che sarà possibile ritrovarsi davanti dopo aver scartato uno dei famosi cioccolatini. Ogni cartiglio contiene un proverbio in dialetto con la traduzione in italiano, mentre l’incarto del cioccolatino riporta la parola “bacio” nei nove dialetti scelti.

L’azienda ha spiegato che all’origine di questa scelta c’è uno studio condotto dal marchio del gruppo Nestlè dagli esiti decisamente chiari: 6 ragazzi italiani su 10 utilizzano i dialetti o sono incuriositi dalla possibilità di impararli. Non solo, la stessa analisi di mercato ha evidenziato che tra i millenials la curiosità di scoprire i dialetti è molto forte. Nello specifico, si tratta di desiderio di creare un legame forte con la propria famiglia (67%), volontà di conoscere la storia di determinati termini ed espressioni (59%) o possibilità di arricchire il proprio parlato con espressioni colloquiali (52%).