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8 Novembre 2023 Beatles: “Now And Then” è in tutte radio

Beatles: “Now And Then” è in tutte radio

I Beatles hanno fatto una sorprendente riapparizione nelle radio di tutto il mondo con la loro nuova canzone “Now And Then“.

Beatles: La storia di Now And Them

Questo brano ha una storia affascinante che risale agli anni ’70 (leggi qua), quando John Lennon registrò una demo con voce e piano nel suo appartamento al Dakota Building di New York.

Dopo molti anni, nel 1994, la moglie di John, Yoko Ono Lennon, consegnò la registrazione di “Now And Then” insieme ad altre demo di John, come ad esempio “Free As A Bird” e “Real Love”, ai rimanenti membri dei Beatles, Paul, George e Ringo. Queste demo furono successivamente completate e rilasciate come nuovi singoli dei Beatles rispettivamente nel 1995 e nel 1996, come parte del progetto denominato “The Beatles Anthology”.

Negli anni 90 non fu possibile ripristinare “Now And Then” a causa delle limitazioni tecnologiche dell’epoca

Nello stesso periodo, Paul, George e Ringo decisero di lavorare su “Now And Then” e registrarono nuove parti per la canzone insieme al famoso produttore Jeff Lynne (Leader degli E.L.O). Tuttavia, a causa delle limitazioni tecnologiche dell’epoca, non fu possibile separare la voce e il piano di John per ottenere un mix di alta qualità necessario per completare il brano. Pertanto, “Now And Then” venne momentaneamente scartata con la speranza di poterla rivisitare in futuro.

Ora, dopo oltre 40 anni, “Now And Then” è in tutte le radio. È un momento emozionante per tutti i fan dei Beatles, che potranno gustarsi questa nuova canzone creata dal leggendario gruppo musicale.

Cosa hanno detto di Now And Them?

Ed eccola lì, la voce di John, chiara e limpida. È molto emozionante. E suoniamo tutti, è un’autentica registrazione dei Beatles. Penso che sia una cosa eccitante essere ancora al lavoro su musica dei Beatles nel 2023 e stare per pubblicare una nuova canzone che il pubblico non ha sentito”. Ha detto così “Paul McCartney” Leader dei Beatles.

È Stata l’esperienza che più ci ha avvicinato ad averlo di nuovo nella stanza con noi, davvero emozionante per tutti. C’era un’atmosfera surreale è stato come se John fosse lì, capite. È fantastico”. Questo è quello ha affermato “Ringo Star” batterista della storica band.

Nel 1995, dopo diversi giorni trascorsi in studio a lavorare alla traccia, George sentiva che le difficoltà tecniche con la demo erano insormontabili e ha concluso che non era possibile completare la traccia con uno standard sufficientemente elevato. Queste le parole di “Olivia Harrison” figlia di George.

 “Per me è incredibilmente toccante vederli lavorare assieme dopo tutti gli anni trascorsi dalla morte di mio padre. È l’ultima canzone che mio papà, Paul, George e Ringo hanno avuto modo di fare insieme. È come una capsula del tempo ed è come se tutto fosse predestinato ad essere così”. Questo è quello è quello che ha detto “Sean Ono Lennon” Figlio di John.

Le 10 migliori canzoni dei Beatles, insieme ad alcune note sul loro significato e successo:

  1. Yesterday” – Una dolce ballata acustica scritta da Paul McCartney, diventata una delle canzoni più popolari e amate di tutti i tempi.
  2. Hey Jude” – Un inno di speranza e conforto scritto da Paul McCartney per il figlio di John Lennon, Julian. La canzone è caratterizzata dalla sua lunga sezione di coda in cui il coro rassicurante “nah-nah-nah-nah” ripetuto ha fatto cantare e unire folle in tutto il mondo.
  3. Let It Be” – Un brano ispirazionale scritto da Paul McCartney sul tema della perseveranza e della speranza. È diventato un simbolo di forza e resilienza per molte persone.
  4. Michelle” – Un affascinante brano scritto da Paul McCartney con influenze francesi. La melodia romantica e i testi in francese riflettono il fascino di una donna immaginaria di nome Michelle.
  5. A Day in the Life” – Questo brano unisce le visioni di John Lennon e Paul McCartney in un’epica e sperimentale composizione. È caratterizzato da forti contrasti sonori e testi enigmatici.
  6. Penny Lane” – Una vivace canzone scritta principalmente da Paul McCartney, che celebra la sua infanzia nella zona di Liverpool chiamata “Penny Lane”. È conosciuta per le immagini vivide della vita quotidiana e per la sua melodia orecchiabile.
  7. Here Comes the Sun” – Una canzone luminosa e ottimistica scritta da George Harrison. La sua melodia orecchiabile e i testi rassicuranti riflettono la bellezza e la speranza della vita.
  8. Come Together” – Il brano doveva essere suonato più velocemente, un rock ‘n’ roll tradizionale, poi Paul ebbe l’idea di suonarlo più lento, perché suonasse “swampy” (letteralmente paludoso, si intenda trascinatoipnotico): trovò la famosa linea di basso, che rende la canzone riconoscibile dopo pochi istanti, e la canzone venne registrata così.
  9. Strawberry Fields Forever” – Una canzone psichedelica scritta da John Lennon, che esplora la sua infanzia a Strawberry Field, un orfanotrofio vicino a casa sua. La canzone è un viaggio emotivo nella mente di Lennon.
  10. Don’t Let Me Down” – È una struggente canzone d’amore, dedicata a Yoko Ono,.

Queste canzoni rappresentano solo una piccola parte dei successi dei Beatles: Tuttavia – ognuno – del gruppo “Liverpool” ha la propria classifica del cuore, fatta di canzoni che hanno rivoluzionato la storia della musica.

9 Ottobre 2017 Oggi 9 ottobre John Lennon avrebbe compiuto 77 anni.

Oggi 9 ottobre John Lennon avrebbe compiuto 77 anni.

John Winston Ono Lennon, nato John Winston Lennon (Liverpool, 9 ottobre 1940 – New York, 8 dicembre 1980), è stato un cantautore, polistrumentista, paroliere, attivista e attore cinematografico britannico

Dal 1962 al 1970 fu compositore e cantante del gruppo musicale dei Beatles, dei quali, in coppia con Paul McCartney, compose anche la maggior parte delle canzoni. Con McCartney formò una delle più importanti partnership musicali di successo della storia della musica del ventesimo secolo, scrivendo “alcune tra le canzoni più famose della storia del Rock and roll”.
 È il cantautore di maggior successo nella storia delle classifiche inglesi seguito da McCartney. Nel 2002, in un sondaggio della BBC sulle 100 personalità britanniche più importanti di tutti i tempi, si è classificato ottavo.

Terminata l’esperienza con i Beatles, John Lennon fu anche musicista solista, autore di disegni e testi poetici, nonché attivista politicoe paladino del pacifismo. Questo gli causò problemi con le autorità statunitensi (FBI), che per lungo tempo spiarono tutte le sue attività e quelle della moglie Yoko Ono, considerandolo un sovversivo e rifiutandogli più volte la Green Card. Fu assassinato a colpi di rivoltella da un suo stesso fan, Mark David Chapman, la sera dell’8 dicembre 1980 a New York.

Lennon si sposò due volte: dal primo matrimonio con Cynthia Powell ebbe il figlio Julian, mentre dal secondo matrimonio con l’artista giapponese Yoko Ono, nacque il figlio Sean. Entrambi i figli hanno seguito la carriera artistica del padre. Dopo il matrimonio con Yoko, John cambiò legalmente il proprio nome in John Winston Ono Lennon.

John Lennon è al 5º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone; I Feel Fine, Strawberry Fields Forever, Imaginee Instant Karma! sono considerate le sue migliori canzoni.

Si trova inoltre al 55º posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone.

26 Settembre 2017 Abbey Road dei Beatles Compie 48 anni oggi.

Abbey Road dei Beatles Compie 48 anni oggi.

Abbey RoadAbbey Road, oggi 26 Settembre, compie 48 anni (quello che fu, in pratica, l’ultimo album in studio dei Beatles) . E’ l’occasione giusta per riascoltare qualche brano su Radio Flash dei Beatles, o per rileggersi le tante storie (e leggende) nate dalla sua copertina, una delle più famose e iconiche della storia. Clicca e guarda attraverso la Webcan dell’Abbey Studios la famosa via dei Beatles

I Misteri sulla copertina Abbey Road
Quella di Abbey Road è una copertina delle più celebri e citate della storia della musica pop. È l’unica copertina di un disco dei Beatles dove non compaiono né il titolo, né il nome del gruppo. Vi compaiono i Beatles intenti ad attraversare un passaggio pedonale di Abbey Road, la via di Londra dove si affacciano gli Abbey Road Studios, nei quali i Beatles incisero per l’intera carriera.
Il fotografo Iain McMillan verso mezzogiorno dell’8 agosto 1969, in bilico su una scala in mezzo alla strada, immortalò i Beatles che andavano avanti e indietro lungo le strisce pedonali.
Delle sei pose scattate la scelta cadde sulla terza: in primo luogo perché era l’unica in cui i quattro erano ben allineati, e poi perché, considerata la fase della loro carriera, li rappresentava in marcia da sinistra a destra, cioè come se andassero via dagli studi di registrazione della EMI – il cui ingresso si trova sul marciapiede di sinistra.

Diversi elementi in questa foto contribuirono ad alimentare la leggenda della morte di Paul McCartney:

in testa al gruppo c’è John Lennon, vestito di bianco, che dovrebbe rappresentare il gran sacerdote, ministro del culto,
a seguire Ringo Starr completamente vestito di nero, il portatore della bara;
Paul, terzo a seguire nella fila, è la salma, l’unico scalzo ad attraversare la strada, nel Regno Unito i morti vengono sepolti scalzi, e fuori passo;
e in ultimo George Harrison vestito tutto in jeans è colui che scaverà la fossa;
la targa LMW 281F del maggiolino parcheggiato sulla sinistra indicherebbe “Linda McCartney Widow” (Linda McCartney vedova) oppure “Linda McCartney Weeps” (Linda McCartney piange) e che Paul avrebbe 28 anni se fosse stato ancora vivo;
Paul, mancino, tiene una sigaretta nella mano destra.
Sul lato opposto un grosso furgone nero parcheggiato ricorda un “Black Maria”, di quelli utilizzati dalla Polizia mortuaria negli incidenti stradali.

Una vera processione funebre per varcare il passaggio tra questa e l’altra vita.

Vero o non vero, tutta la storia chiamata P-I-D (Paul Is Dead), frutto delle teorie complottiste che darebbero Paul morto e sostituito da un sosia, contribuisce da anni ad alimentare il mito dei Beatles e ad alimentare discussioni, trasmissioni televisive, articoli, ecc… e anche il nostro piccolo servizio fotografico che vi mostriamo.

Leggenda della morte di Paul McCartney

La leggenda della morte di Paul McCartney (talvolta citata con l’acronimo PID, Paul Is Dead), è una delle prime e più note teorie del complotto sul mondo del rock. La leggenda metropolitana cominciò a circolare dal 1969; la tesi era che il bassista dei Beatles fosse deceduto nel 1966 per un incidente stradale, e fosse stato sostituito da un sosia. La leggenda, priva di riscontri oggettivi, secondo i suoi sostenitori troverebbe conferme in presunti messaggi in codice nascosti nel corso degli anni dagli stessi Beatles nelle loro opere.

La Leggenda

La notte del 9 novembre 1966 Paul McCartney uscì dalla sala prove dopo un violento litigio con gli altri tre Beatles (secondo un’altra versione[1] Paul era uscito frastornato da una festa all’inizio di dicembre del 1965). Salì sulla sua auto per tornare a casa e lungo una strada raccolse una ragazza che faceva l’autostop. La ragazza si chiamava Rita e gli raccontò che stava scappando di casa perché era incinta e, contro il parere del suo ragazzo, aveva deciso di abortire. Solo lungo una stradina di campagna Rita comprese che la persona al volante era Paul dei Beatles; la sua reazione esagitata spaventò e distrasse McCartney, che non vide che il semaforo diventava rosso (oltretutto Paul era anche stanco). Pur riuscendo a evitare l’urto con un altro veicolo, l’auto del Beatle uscì di strada e si schiantò contro un albero, prendendo fuoco. Paul, sbalzato fuori dall’abitacolo, sbatté la testa contro l’albero. Sia Paul sia Rita persero la vita (secondo una variante della teoria dell’incidente stradale, Paul rimase decapitato nello schianto contro un camion).

Ricevuta la notizia, gli altri tre Beatles dovettero decidere che cosa fare. Il loro manager Brian Epstein e John Lennon insistettero per adottare la linea del silenzio: avrebbero seppellito Paul senza far sapere niente a nessuno, per non sconvolgere il mondo o il futuro del gruppo che, nel 1966, era all’apice del suo successo. Si misero quindi alla ricerca di un sosia. Dopo settimane di ricerche, scelsero William Stuart Campbell, un attore di origini scozzesi che assomigliava a Paul e che acconsentì a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica per rendere ancor più netta la somiglianza.[2] Secondo altre versioni della leggenda il nome del sostituto sarebbe William Sheppard, un ex poliziotto canadese.[3]

Da quel momento, i Beatles non si esibirono più dal vivo, sia perché Campbell era più alto di Paul, sia perché occorreva del tempo per insegnargli a imitare i movimenti e la voce di Paul.

Stando a questa storia, la persona che suona e canta negli album dei Beatles dopo il 1966, che ha composto canzoni di straordinario successo come Back in the U.S.S.R., Lady Madonna, She’s Leaving Home, Get Back, Hello Goodbye, Penny Lane, Hey Jude, Blackbird, Helter Skelter, Oh! Darling, Let It Be e The Long and Winding Road, che appare nei film Magical Mystery Tour e Let It Be, nonché l’autore dell’imponente discografia solista di McCartney, sarebbe un impostore, scelto sulla base di una spiccata somiglianza fisica con l’originale.