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4 Novembre 2017 Gli uomini affamati sognano le donne grasse

Gli uomini affamati sognano le donne grasse

Meglio le magre o le grasse? Dipende dall’appetito! Uno studio inglese ha mostrato che quando gli uomini hanno lo stomaco vuoto preferiscono le donne in carne.
Dopo aver testato l’appetito di un gruppo di studenti (su una scala da uno a sette) hanno mostrato loro una serie di foto di donne di vario peso vestite in modo sexy, alcune con abiti attillati e altre con un abbigliamento discinto. Coloro che avevano la pancia piena erano attratti di più dalle donne magre, mentre gli “affamati” preferivano quelle più rotonde.

Anche se ancora non è chiaro come la fame influisca sull’attrazione, secondo gli esperti di psicologia dell’evoluzione questo particolare comportamento potrebbe essere finalizzato alla sopravvivenza della specie. A differenza, infatti, delle società più opulente in cui le donne magre sono considerate più seducenti, nelle civiltà in cui le risorse alimentari sono limitate come nel Sud Pacifico, essere un po’ in sovrappeso per una donna è considerato sinonimo di bellezza. E non per particolari considerazioni estetiche ma perché in una situazione di scarsità di cibo avere qualche chilo in più significa – in termini evolutivi – maggiore garanzia di nutrimento e quindi di salute per la prole.

Chissà se anche le donne scelgono il partner amoroso con la pancia. È quello che vogliono scoprire con i prossimi esperimenti gli scienziati dell’università di Newcastle che hanno guidato la ricerca.

31 Ottobre 2017 Da Marilyn a Audrey Hepburn gli insoliti segreti di bellezza delle star di Hollywood.

Da Marilyn a Audrey Hepburn gli insoliti segreti di bellezza delle star di Hollywood.

Se volete sapere come fare per avere un corpo perfetto ed essere sempre in forma, sapete che potete affidarvi ai consigi alimentari – un po’ strampalati – di Gwyneth Paltrow o agli esercizi di fitness di star come Jennifer Lopez, un vero esempio quando si parla di bellezza.
Il Daily Mail è andato indietro nel tempo per sapere come facevano le star di Hollywood degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, e ha scoperto che le cose erano un po’ diverse… ma non del tutto!

Anche le bellissime Marilyn Monroe, Audrey Hepburn o Joan Crawford, infatti, avevano i loro segreti di bellezza: abitudini che, leggendole oggi, ci paiono decisamente insolite.
Marilyn Monroe per esempio usava 5 diversi rossetti per ottenere il colore desiderato ma soprattutto metteva dei pezzi di marmo nel reggiseno, per far sì che rimanesse sempre sodo e turgido sotto gli abiti che indossava…

Audrey Hepburn è divenuta famosa anche grazie al suo sguardo da cerbiatta che ottenevaseparando le ciglia, dopo aver messo il mascara, con una spilla da balia.

Niente a confronto a quel che faceva Joan Crawford per il suo sguardo e i suoi capelli: l’attrice infatti si bagnava gli occhi con l’acido borico e si faceva lo shampoo con sei uova!

Gloria Grahame era corsa ai ripari in seguito a un intervento chirurgico andato male che le aveva deformato il labbro superiore: sotto di esso, per farlo apparire normale, metteva del cotone.

Marlene Dietrich invece, usava un materiale molto prezioso per le sue parrucche: le cospargeva, infatti, di polvere d’oro per farle apparire sempre luminose per un importo di circa 400 dollari, una discreta cifra anche negli anni Quaranta.

 

22 Ottobre 2017 Bellezza: per ammirarla gli uomini usano meno cervello delle donne.

Bellezza: per ammirarla gli uomini usano meno cervello delle donne.

Il concetto di “bello” è molto soggettivo ma anche molto diverso tra uomini e donne. Ma così diverso che nei due sessi è associato all’attività cerebrale di due aree differenti.
Se con la vostra metà non riuscite mai a trovare un accordo sul colore delle pareti o sul rivestimento del divano, non prendetevela: è questione di evoluzione. Il senso del bello cambia infatti tra uomini e donne. A confermarlo non ci sono solo gli studi comportamentali, ma anche una recente ricerca effettuata sul cervello dal un team internazionale di scienziati. Camilo J. Cela-Conde dell’Università delle Isole Baleari e i suoi colleghi sono infatti riusciti a dimostrare che la vista di opere d’arte, di paesaggi piacevoli e, più in generale, di “cose belle” attiva, in maschi e femmine, zone diverse del cervello. La magnetoencefalografia, un esame che permette di rilevare l’attività elettrica delle sinapsi, ha rivelato che mentre nelle donne la vista di immagini “belle” attiva entrambe le aree parietali, nell’uomo accende solo il lato destro della corteccia. Secondo i ricercatori questa differenza è una conseguenza dell’evoluzione e risale all’era in cui uomini e scimmie iniziarono a differenziarsi.