Impennata di «beer virus» e «Corona beer virus» sul famoso motore di ricerca.
Inizialmente si pensava a un bizzarro fraintendimento di qualche utente particolarmente distratto. Poi il fenomeno ha iniziato ad assumere proporzioni inaspettate, tanto da costringere perfino diversi telegiornali come quello della rete televisiva americana Fox News a chiarire: “Il coronavirus non ha nulla a che fare con la birra Corona”.
Succede anche questo in tempo di psicosi. Nelle ultime due settimane, le ricerche mondiali su Google dei termini «beer virus» e «Corona beer virus» siano aumentate in modo esponenziale. I Paesi più attivi in tal senso? Nel primo caso Portogallo, Argentina e Paesi Bassi. Nel secondo Malesia, Danimarca, Romania e Taiwan. Pochissime ricerche invece in Italia.
L’azienda produttrice di Corona, si è augurato pubblicamente «che i consumatori capiscano che non c’è nessuna connessione » tra il virus e la birra. Eccetto il nome, naturalmente.