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7 Novembre 2023 Totti e Spalletti fanno pace: Un incontro emozionante tra due leggende della Roma

Totti e Spalletti fanno pace: Un incontro emozionante tra due leggende della Roma

Nel mondo del calcio, i rapporti tra giocatori e allenatori possono essere caratterizzati spesso da momenti di tensione e incomprensioni. Tuttavia, ogni tanto si verifica un evento che ci ricorda che l’amicizia e la generosità possono superare ogni ostacolo. È proprio il caso tra Francesco Totti e Luciano Spalletti, due icone indimenticabili della Roma.

Durante la trasmissione di Fiorello, l’ex capitano giallorosso è stato sorpreso da Fiorello che in collegamento telefonico aveva in diretta Luciano Spalletti. L’atmosfera si è fatta subito carica di emozione quando Fiorello ha suggerito che fosse arrivato il momento di incontrarsi e fare pace.

Totti e Spalletti si danno appuntamento per un evento di beneficenza

Spalletti, dimostrando la sua sincera volontà di riconciliazione, ha proposto un incontro presso l’ospedale pediatrico Bambin Gesù. Insieme, avrebbero potuto visitare i piccoli pazienti che hanno condiviso con loro emozioni indimenticabili durante il percorso nella Roma. L’idea di donare quel momento speciale ad altri anziché condividerlo solo tra di loro è stata accolta positivamente.

Così, dopo anni di divergenze e tensioni, Totti e Spalletti hanno deciso di mettere da parte le incomprensioni e di riabbracciarsi, dimostrando che l’amicizia può superare le differenze più profonde.

Un Messaggio di “Pace e Generosità”

Il gesto di Totti e Spalletti è stato un messaggio di pace e generosità che ha commosso non solo i tifosi della Roma, ma anche tutti gli appassionati di calcio. È un esempio di come il mondo dello sport possa unire le persone, superando rivalità e tensioni, per promuovere valori importanti come l’amicizia, la solidarietà e il sostegno reciproco.

17 Giugno 2020 Mezzo secolo della partita di calcio Italia-Germania 4-3

Mezzo secolo della partita di calcio Italia-Germania 4-3

Diciasette giugno 1970, allo “Stadio Azteca”, davanti a 120000 spettatori, di Città del Messico l’Italia batte la Germania per 4 a 3 ai tempi supplementari. L’incontro vale la finale del “Mondiale Messico ’70” e verrà ribattezzato: “La partita del secolo”.

Per la squadra azzurra guidata dal commissario tecnico Ferruccio Valcareggi andarono in rete Boninsegna, Burgnich,Riva e Rivera. Per la Germania Ovest Schnellinger e due reti di Mùller.

Commentato per il pubblico italiano sulle frequenze televisive della Rai da Nando Martellini e su quelle radiofoniche da Enrico Ameri,tenne incollato agli apparecchi milioni di sportivi.

https://www.youtube.com/watch?v=Hbi7TTp_txs

 

 

24 Maggio 2020 Calcio, migliaia di sagome di cartone nello stadio tedesco del Borussia Mönchengladbach

Calcio, migliaia di sagome di cartone nello stadio tedesco del Borussia Mönchengladbach

La Bundensliga (campionato tedesco) è ripreso da due settimane dopo lo stop del Coronavirus. Ieri pomeriggio nello stadio del Borussia Mönchengladbach gli spettatori sono stati sostituiti da sagome di cartone. Il pubblico di cartone è servito soltanto per l’effetto ottico, non per caricare il Borussia che ha perso 3-1 in casa contro il Leverkusen.

Però la curiosità è per le migliaia di sagome con la fotografia dei tifosi (che hanno pagato 19 euro per l’immagine: vendute quasi 20 mila, non tutte già piazzate in tribuna), di alcuni giocatori con famiglia, della vecchie glorie che vinsero il primo titolo nel 1970. E pure nel settore ospiti sono comparsi i cartonati con sostenitori di altre squadre.

L’iniziativa, che ha già alcuni imitatori, ha fruttato 380 mila euro che andranno in parte al club, a due negozi della città in crisi e in beneficenza. Alcun striscioni hanno però descritto le ragioni degli ultrà, fra cui «il calcio senza pubblico è nulla».

18 Gennaio 2020 Calcio: Ci ha lasciato Pietro “Petru u’ tuccu” Anastasi

Calcio: Ci ha lasciato Pietro “Petru u’ tuccu” Anastasi

Calcio italiano in lutto.E’ morto a 71 anni Pietro Anastasi, attaccante della Nazionale e dalla Juve degli anni 70. Alla fine del 2018 aveva scoperto di avere un tumore (SLA).

Siciliano, era nato a Catania il 7 aprile del 1948, Anastasi si era fatto conoscere nella Massiminiana (la seconda squadra cittadina di Catania) fondata dai fratelli Massimino tra cui Angelo divenuto dopo il presidente del Catania, era esploso nel Varese negli anni 1966-68, per poi passare alla Juventus dopo un duello di mercato con l’Inter per 650 milioni di lire.In bianconero resterà per 8 stagioni (con 3 scudetti), per poi passare proprio in nerazzurro, all’Ascoli e al Lugano in Svizzera.

In Nazionale vinse l’Europeo del 1968, collezionando in totale 25 presenze e 8 reti.

 

 

30 Novembre 2017 Sport Flash, intervista al mister del Misterbianco Di Maria (audio)

Sport Flash, intervista al mister del Misterbianco Di Maria (audio)

Il Misterbianco vince la sfida contro lo Sporting Eubea e si consolida a ridosso del Santa Croce -1 e a -7 dal Marina di Ragusa come cambiano in prospettiva i progetti di una squadra come la sua che ha stentato un po’ ad ingranare ma che adesso puo’ dire la sua in un campionato e anche in Coppa Italia oggi di scena a Giardini Naxos dopo la vittoria dell’andata.

Intervista per Sport Flash di Salvo Saladdino al mister Di Maria

Puntata di Sport Flash del 30/11/2017

9 Ottobre 2017 Wanda Nara e Icardi: la loro vita diventa un reality.

Wanda Nara e Icardi: la loro vita diventa un reality.

Si chiama WAN e non è un nuovo modello di auto di lusso, ma un reality che porta la firma e il volto di Wanda Nara. Già, sulla scia delle Kardashian, una della wags (Waves and Girlfriend, ovvero le fidanzate/mogli di sportivi famosi) più chiacchierate ha deciso di improvvisarsi regista e di raccontare la sua vita a capitoli su YouTube.

Il primo sarà stato lei che gioca con le bambole? O che racconta il primo libro letto? Non proprio. Il video inizia con un parco auto di lusso, lei che entra nel garage, sceglie una Roll Royce e si dirige all’Inter store e poi allo stadio per la partita e, quindi, di Mauro Icardi. Buffet, tifo e appuntamento alla prossima puntata.

https://www.youtube.com/watch?v=OXtwN1UkLAE

8 Ottobre 2017 Morto Aldo Biscardi, suo il ‘Processo del lunedì’

Morto Aldo Biscardi, suo il ‘Processo del lunedì’

Aldo Biscardi è morto stamane a Roma, giornalista e conduttore televisivo noto per l’ideazione e la conduzione del programma televisivo “Il processo del Lunedì”. Ne dà notizia la famiglia all’Ansa. Nato a Larino (Campobasso), Biscardi avrebbe compiuto 87 anni tra poco più di un mese.

Aldo era ricoverato da qualche settimana al Policlinico Gemelli, assistito dai figli, Antonella e Maurizio. Da tempo aveva lasciato il video, dove aveva debuttato nel 1979, alla Rai. E’ del 1980 l’ideazione del programma “Il processo del lunedì”, primo talk show sul mondo del pallone di cui divenne anche conduttore nel 1983, moltiplicandone il successo.

Dopo qualche anno, grandi successi e molte polemiche, il giornalista nel 1993 lasciò la Rai per passare a Tele+, dove esordì col nuovo programma “Il processo di Biscardi”, che trasferì poi, sempre con la stessa fortunata formula su altre emittenti, da Telemontecarlo a 7 Gold. Nel 2015 Biscardi aveva lasciato la sua ‘creatura’ – vanta il record di longevita’, certificata dal Guinness dei primati, che ne aveva riconosciuto già nel 2013 33 edizioni consecutive con lo stesso conduttore – ai figli, che hanno ereditato il marchio.

Biscardi viene a mancare nell’anno dell’esordio nel campionato di serie A della Var, quella ‘moviola in campo’ che lui aveva sempre sostenuto come sistema necessario per aiutare gli arbitri grazie alle tecnologie disponibili.

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27 Settembre 2017 Cina, la squadra di calcio schiera i preti taoisti. E torna a vincere

Cina, la squadra di calcio schiera i preti taoisti. E torna a vincere

 Cina, la squadra di calcio schiera i preti taoisti e, torna a vincere anche se il partito comunista cinese è formalmente ateo. Ma il calcio è una fede. Così, i tifosi dello Henan Jianye, club pericolosamente vicino alla zona retrocessione nella Super League (la loro Serie A), hanno chiamato una squadra di 15 preti taoisti che hanno pregato sul campo di gioco per qualche gol in più. E ha funzionato: lo Henan Jianye domenica ha miracolosamente vinto 2-1 contro la più quotata Shandong Luneng, dopo tre mesi esatti senza un successo in casa.

La Federazione football di Pechino non ha apprezzato e ha aperto un’inchiesta: «Il terreno di gioco non è un luogo religioso e celebrare un rituale in un luogo pubblico come lo stadio non è nè appropriato nè conforme all’immagine del calcio professionistico», si legge in un comunicato. La salvezza si trova nei gol, non nelle preghiere. Il Partito permette i movimenti religiosi, ma vuole che restino confinati nei luoghi di culto ufficiali. La faccenda è finita sui giornali, corredata da foto della cerimonia taoista: i religiosi, in abito talare nero, hanno innalzato un altarino in area di rigore e lo hanno coperto con bacchette d’incenso, un drappo giallo e gagliardetti con la scritta «Il Jianye vincerà, lo vuole il Cielo, è il desiderio divino». Fatto sta che la squadra di Zhengzhou nella provincia di Henan si è riscossa vincendo. Toccato finalmente dalla grazia anche l’attaccante Ricardo Vaz Te, ex West Ham, che ha segnato il gol d’apertura. I dirigenti del club sostengono di essere stati estranei al rito taoista, organizzato autonomamente dai tifosi. I giocatori, Ricardo Vaz Te in testa, ammettono di essere stati «commossi» dall’atteggiamento dei fan e di aver raddoppiato gli sforzi.

Il taoismo, originato in Cina più di duemila anni fa, è una filosofia e una religione che indica la giusta via unendo gli opposti. Un altro club di Super League si è affidato invece al feng shui: è il Guangzhou R&F, che a luglio ha ridipinto d’oro (era blu) il suo stadio, credendo che il colore fosse migliore per la massimizzazione della fortuna e della salute dei giocatori. In effetti nello stadio dipinto d’oro la squadra non ha mai più perso. Ridipingere un intero stadio non è impresa da poco: in confronto, il sale che spargeva il presidente Romeo Anconetani ogni maledetta domenica sul prato del Pisa era uno scherzo.

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