Vasco Rossi ha risposto positivamente alla richiesta di Cesare Cremonini (direttore artistico dell’ultimo numero di Vanity Fair Italia) e ha scritto la sua “lettera sulla sopravvivenza” in questi tempi di pandemia.
«È veramente un brutto periodo » scrive il rocker. «Per tutti. Una catastrofe planetaria che nessuno avrebbe potuto immaginare, sarebbe stato peggio solo…se ci avesse colpiti un meteorite!».
“Il Blasco” parla con l’esperienza di chi è «sopravvissuto»: prima alla «noia» di Zocca, poi agli anni ’70 e al terrorismo, agli ’80 («I più stupidi del secolo, ma anche i più belli e divertenti. Sono sopravvissuto alla droga e agli eccessi di quegli anni. Ne ho combinate di cazzate, Ma le ho anche pagate tutte»), alla depressione d’inizio secolo e alle malattie che avrebbero potuto portarlo via. Vasco è sicuro di poter superare «questo Covid del c…o»: «Sopravvivrò anche a questo» a meno che non «morirò di noia per il lockdown».