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15 Novembre 2023 Buon compleanno ad Antonella Ruggiero

Buon compleanno ad Antonella Ruggiero

Antonella Ruggiero, una delle voci più amate e riconoscibili della musica italiana. Nata il giorno 15 novembre 1952, Antonella è stata una figura di spicco nel panorama musicale italiano fin dagli anni ’70.

Antonella Ruggiero e Il successo con i Matia Bazar

La sua carriera esplose nel 1975, quando Antonella fondò il gruppo Matia Bazar, che divenne celebre in tutto il mondo grazie al successo della hit “Ti Sento”. Il brano, recentemente ripreso da Bob Sinclar, sta continuando a conquistare nuove generazioni di ascoltatori grazie alla sua melodia coinvolgente e alle emozioni che trasmette.

L’artista ha sempre dimostrato un’incredibile versatilità musicale e una grande abilità nel passare da generi diversi con estrema naturalezza. La sua voce straordinaria può spaziare dal pop al rock, dalla musica leggera al jazz, regalando sempre emozioni forti e coinvolgenti.

Durante la sua lunga carriera, Antonella ha lanciato anche una brillante carriera solista, ottenendo grandi successi.

Oltre alla sua indiscutibile bravura artistica, Antonella Ruggiero si è distinta anche per il suo stile unico e inconfondibile, diventando un’icona di stile per molte generazioni.

Oggi, mentre festeggia il suo 71º compleanno, vogliamo rendere omaggio a questa straordinaria artista che ha contribuito in modo significativo alla musica italiana. Auguriamo ad Antonella Ruggiero un compleanno speciale e tanti anni ancora pieni di successo e felicità!

30 Settembre 2017 Renato Zero, auguri di buon compleanno.

Renato Zero, auguri di buon compleanno.

Auguri a Renato Zero che oggi compie 67 anni.

Renato Zero, il cui vero nome è Renato Fiacchini, nasce a Roma il giorno 30 settembre 1950.

Figlio di Ada Pica, di professione infermiera, e di Domenico, poliziotto di origine marchigiana, Renato vive la sua adolescenza nella borgata della Montagnola.

Frequenta le scuole fino alla terza media, poi l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini, che lascia al terzo anno per dedicarsi completamente alla musica, alla danza, il canto e la recitazione.

Giovanissimo, inizia a travestirsi e ad esibirsi in piccoli locali romani: come sfida verso i tanti denigratori delle sue performance – “Sei uno zero” è una delle frasi che più si sente ripetere – assume il nome d’arte di Renato Zero. A 14 anni ottiene il suo primo contratto, al Ciak di Roma, per 500 lire al giorno. Viene notato da Don Lurio, in una delle tante serate trascorse al Piper, famoso locale notturno di Roma. Da qui, la scrittura per il gruppo di ballo I Collettoni, che fa da supporto a una giovanissima Rita Pavone nel suo show serale.

Registra poi alcuni caroselli per una nota marca di gelato. In questi anni instaura un’amicizia con Loredana Berté e Mia Martini. Nel 1965 Renato Zero incide i suoi primi brani – “Tu”, “Sì”, “Il deserto”, “La solitudine” – che non verranno mai pubblicati. La pubblicazione del suo primo 45 giri, arriva nel 1967: “Non basta sai/In mezzo ai guai”, prodotto da Gianni Boncompagni, anche autore del testo (le musiche sono invece di Jimmy Fontana), che vende soltanto 20 copie (verrà poi inserito come omaggio nel VHS “La notte di Icaro”, circa 20 anni dopo).

A teatro interpreta la parte del venditore di felicità nel musical “Orfeo 9” di Tito Schipa Jr. Al cinema lavora come comparsa in alcuni film di Federico Fellini (Satyricon e Casanova) e fa parte del cast della versione italiana del musical Hair, insieme, tra gli altri, a Loredana Berté e Teo Teocoli.

Nei primi anni Settanta, con l’avvento del glam-rock, caratterizzato da cipria, lustrini e paillettes, i tempi sono maturi perché Renato Zero possa proporre il suo personaggio, provocatorio ed alternativo. Zero racconta questa figura in brani come “Mi vendo” (serio e volutamente sfrontato grido di un “prostituto felice”) e, in genere, l’intero album Zerofobia, da “Morire qui” a “La trappola”, da “L’ambulanza” al brano-emblema della filosofia zeriana, “Il cielo”.

Nel disco, è presente anche una cover in lingua italiana, di “Dreamer” dei Supertramp, qui divenuta “Sgualdrina”.

Al periodo successivo (Zerolandia, la terra promessa dell’amore e dell’amicizia, senza distinzioni sessuali) si ascrivono pezzi come “Triangolo”, “Fermo posta” e la fin troppo esplicita “Sbattiamoci”, che si fondono e si completano con accorati messaggi anti-aborto, già presenti nei primi album (“Sogni nel buio”), nonché anti-droga (“La tua idea”, interamente scritta da Renato Zero, parole e musica, “Non passerà”, “Uomo no” e “L’altra bianca”) e contro il sesso troppo facile (“Sesso o esse”).

E proprio questa personalità unica che cattura negli anni un pubblico numeroso, al limite dell’idolatria: i cosiddetti “sorcini”, termine che ha poi sostituito quello originario di “zerofolli”. Il termine sarebbe nato nel 1980, quando trovandosi a Viareggio, mentre si spostava in auto, assediato dai fans che con i motorini sfrecciavano da tutti i lati, disse: “Sembrano tanti sorci”.

 Nel 1981, ai suoi fan l’artista dedica il brano “I figli della topa”, inserito all’interno di “Artide Antartide” e tenendo fede a ciò che aveva scritto nel brano, l’anno successivo, organizzò le “Sorciadi” presso lo Stadio Eucalipti nei pressi di Viale Marconi a Roma, partecipando di persona alla premiazione dei vincitori, con grande entusiasmo da parte dei giovani fans.

Nelle composizioni più recenti dell’artista, e ad esempio nell’album “Il dono” si alternano temi sociali (“Stai bene lì”, “Radio o non radio”, “Dal mare”) e spirituali-esistenziali (“Immi ruah”, “La vita è un dono”).

 La lunga carriera artistica di Renato Zero conta oltre 30 album in studio, conosce anni d’oro (i primi anni Ottanta) come periodi di crisi (fino al 1990).
27 Settembre 2017 Avril Lavigne, auguri di buon compleanno.

Avril Lavigne, auguri di buon compleanno.

Auguri alla cantante canadese Avril Lavigne che oggi compie 33 anni.

Avril Ramona Lavigne, nata a  Belleville il  27 settembre 1984, raggiunge il successo mondiale con il singolo Complicated, divenuto ormai una hit storica inclusa nella classifica riguardanti i migliori brani del decennio e non solo, che la fece diventare un idolo per gli adolescenti di tutto il mondo per via della sua personalità sfacciata e ribelle. Nel 2002 esce il suo album di debutto, Let Go, che vendette circa 20 milioni di copie nel mondo e che ottenne un disco di diamante in Italia. Da quel momento Avril viene consacrata come la principale esponente del genere skate punk, ma anche una degli artisti punk più popolari.

Il successo continua con il secondo album uscito nel 2004, Under My Skin, distribuito in circa 12 milioni di copie e trainato dal successo delle celeberrime hit Don’t Tell Me e My Happy Ending. Nel 2007 esce il terzo album in studio, The Best Damn Thing, stampato in 8 milioni di copie, preceduto dall’inarrestabile successo di Girlfirend, la canzone più venduta della cantante nonché la sua unica capace di aver primeggiato la Billboard Hot 100. Dopo aver preso una pausa di circa 4 anni, Avril torna sulle scene musicali piazzando sul mercato prima Goodbye Lullaby e poi l’omonimo Avril Lavigne, entrambi influenzati da una forte impronta personale e introspettiva.

Oltre alla musica, Avril dedica del tempo significativo anche a diverse altre attività. È apparsa infatti in diversi film e serie TV durante i break presi tra la produzione di un album e l’altro, ha intrapreso la costituzione di una propria linea d’abbigliamento, la Abbey Dawn, mirata al mercato giovanile ed ha anche creato tre fragranze di profumi. Inoltre si è sottoposta nel comporre parte della colonna sonora per il film campione d’incassi Alice in Wonderland, producendone il singolo apri-pista Alice.

La sua intera carriera lavorativa le frutta una vendita complessiva di 50 milioni di singoli e più di 40 milioni di album globalmente, facendo di lei una delle cantanti giovani più ricche nel mondo attuale.

Essendo suo padre originario della Francia, Avril possiede la doppia cittadinanza canadese e francese.

27 Settembre 2017 Jovanotti, compleanno e nuovo tour.

Jovanotti, compleanno e nuovo tour.

JovanottiJovanotti, compleanno e nuovo Tour; non c’era modo migliore per festeggiare il compleanno, 51 anni e quasi 50 date per il suo nuovo tour, che, porteranno Lorenzo in lungo e largo per la penisola e non solo.

Jovanotti, arriva ad Acireale (CT) dopo il fantastico concerto del 02 Gennaio 2016 con due date: 8 e 9 Maggio 2018.

Auguri a Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti; oggi compie 51 anni.

Jovanontti ,nato a Roma, il 27 settembre 1966 , diventa famoso alla fine degli anni ottanta, lanciato da Claudio Cecchetto. Dalla commistione di rap, dei primi successi, tuttavia, Jovanotti si discosta ben presto avvicinandosi gradualmente al modello della world music (sempre interpretata in chiave hip hop e funky).

All’evoluzione musicale corrisponde un mutare dei testi dei suoi brani, che, nel corso degli anni, tendono a toccare temi sempre più filosofici, religiosi e politici, più tipici dello stile cantautorale italiano.

Parallelamente aumenta anche il suo impegno sociale e politico. Pacifista attivo, ha frequentemente collaborato con associazioni come Emergency, Amnesty International, Lega anti vivisezione, Nigrizia e DATA, ha contribuito alle manifestazioni in favore della cancellazione del debito negli anni novanta e successivamente ai movimenti Niente scuse e Make Poverty History, partecipando al Live 8.

Jovanotti è pronto a partire in tour per una maratona di circa cinquanta date nei palazzetti: l’avvio è previsto da Milano il 12 febbraio 2018, poi toccherà a molte altre città italiane più diverse incursioni all’estero tra Lugano, Stoccarda, Vienna, Zurigo, Bruxelles. In primo piano nella scaletta dei concerti – oltre all’antologia dei successi – le canzoni dell’album che Lorenzo Cherubini sta incidendo (la consegna alla casa discografica è fissata per il 20 ottobre, l’uscita del disco è fissata per il primo dicembre).

Subito dopo è in programma la pubblicazione di un libro tra foto e racconti, chiaramente connesso alla musica. Tutte notizie che l’artista che domani festeggia il suo 51° compleanno sta facendo filtrare via social, dove tra l’altro ha scritto: “Questo album è una grande avventura e in tour celebreremo lo spirito che ci unisce da una vita e che sempre di più ha la forma di un’amicizia radunata intorno alla musica”. Jovanotti ha poi aggiunto: “Sto passando qualche giorno a casa prima di ripartire per andare a mixare l’album e l’altra sera sono stato al concerto di Ligabue a Firenze e mentre me lo godevo avevo una voglia micidiale di essere lì al suo posto, era il richiamo della foresta. L’odore dei camerini ‘a me mi’ fa girare la testa, e questa voglia è tutta benzina buona a progettare lo spettacolo. L’album uscirà il primo dicembre e insieme al disco pubblicherò una mappa di terre incognite che ho scoperto e visitato in questo anno”.

Intanto sono stati annunciati i dettagli del tour: a Milano i concerti andranno in scena anche il 13, 15, 16, 18, 19, 21, 22, 24 e 25. A marzo si parte da Rimini (3 e 4), per poi trasferirsi a Firenze (10, 11, 13, 14, 16, 17, 19 e 20). Quindi Jovanotti arriva a Torino il 3 aprile (dove si esibisce anche il 4, 6 e 7). Tappe successiva a Bologna (13 e 14). A Roma Lorenzo Cherubini arriva il 19 e va in scena anche il 20, 22, 23, 25, 26, 28 e 29). A maggio Acireale (8 e 9), Verona (15, 16, 18, 19, 21 e 22), Eboli (25 e 26). E a giugno Ancona (il 1° e il 2). Poi i concerti all’estero.

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26 Settembre 2017 Olivia Newton-John, buon compleanno.

Olivia Newton-John, buon compleanno.

Auguri all’attrice e cantante inglese Olivia Newton-John che oggi compie 69 anni.

Olivia Newton-John nasce a Cambridge (Inghilterra), il 26 settembre 1948, da Brin Newton-John e da Irene Born. La madre è la figlia del fisico, professor Max Born, vincitore del premio Nobel proprio per la fisica. Da bambina, all’età di circa quattro anni, si sposta con la famiglia nella città di Melbourne, in Australia. Evidentemente con doti spiccate di canto, appena quindicenne entra a far parte di un gruppo formato da sole ragazze, le “Soul Four”, quest’esperienza positiva le fa tentare un’audizione per uno Show televisivo, “Sing Sing Sing”, che la dichiara vincitrice di un viaggio a Londra.

 Olivia inizia così una strada proiettata verso la musica, infatti partecipa frequentemente a vari programmi televisivi. La sua prima registrazione importante risale all’anno 1966, quando per la Decca Records incide “Till You Say You’ll Be Mine”, una versione di Jackie De Shannon. Prosegue poi con una cover di Bob Dylan, “If not for you”. Impegnato in questo progetto c’è anche il signor John Farrar, co-produttore con il quale ella collaborerà per tutta la carriera.

Con l’album “Let me be there”, viene consacrata come promessa musicale nelle voci femminili dall’Accademy of Country Music e dai Grammy Awards come la migliore cantante. La sua carriera musicale è ormai sempre più intensa, la canzone “Physical” è al top delle classifiche per dieci settimane consecutive, e il Billboard Magazine la colloca al sesto posto delle hit più famose di ogni tempo.

Nel 1978, prende parte al film “Grease”, duettando brillantemente con John Travolta. Il ruolo di Sandy è sicuramente quello per cui Olivia Newton-John è maggiormente conosciuta in Italia. Il film riscuote molto successo, diventando uno dei lungometraggi musicali più importanti del genere; la storia viene replicata ancora oggi in vari teatri. Le tracce più famose della colonna sonora di Grease sono “Summer Nigths”, “You are the one that I want” e “Hopelessly devoted to you”.

Quindi, Olivia Newton-John dimostra ottime qualità come cantante ma anche come attrice. I film successivi a cui partecipa sono: “Tomorrow”, “Xanadu”, “It’s my Party”, “Two of a kind”, “Sordid lives”, “Score: a hockey musical” e “A few best men”.

In “Xanadu” compare accanto a Gene Kelly, la colonna sonora diviene disco d’oro; famosissimi sono i brani “Rest your love on me” e “I can’t help it”. Proprio sul set di questo film, Olivia Newton-John fa la conoscenza del ballerino Matt Lattanzi, che divernta presto suo marito. A dicembre del 1984, infatti, i due convolano a nozze. Due anni dopo, quando la cantante-attrice torna sul palcoscenico a presentare il suo nuovo singolo “Soul Kiss”, è già in attesa della figlia Chloe (che nasce nel 1986 e diventerà cantante).

Si dedica persino ad una linea di abbigliamento, dal nome “Koala Blue” e non tralascia il suo amore per l’Australia quando incide “It’s always Australia for me”, presente all’interno del suo album “The Rumour”.

Persona singolare e completa, diviene ambasciatrice di grandi cause, impegnata sul fronte comunitario di importanti Associazioni, quali CHEC ovvero “Children’s Health Environmental Coalition”, l’Unicef per cui partecipa allo spettacolo Music for Unicef insieme a Donna Summer, Andy Gibb , gli Abba ed i Bee Gees. L’associazione CHEC viene fondata in seguito alla morte prematura di un amichetto della figlia per un cancro infantile, nel 1991. Incide persino un album di canzoni per bimbi, “Warm and Tender”, in cui compare anche qualche ninna nanna.

Purtroppo nel 1992, annuncia di essere affetta da un cancro al seno, contro il quale lotta con tutte le sue forze, uscendone vittoriosa. A questo proposito, con l’album “Gaia, one woman journey” parla alle donne del mondo della sua battaglia personale e della sfida alla malattia. Fonda la ONJCWC ovvero la “Olivia Newton-John Cancer and Wellness Center” a Melbourne, per la cura del male, il trattamento e la ricerca.

Viene invitata in Italia da Papa Giovanni Paolo II per cantare alla Celebrazione dell’anno del Giubileo ed a Sidney, per la Cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici. I premi che Olivia Newton-John vince anno per anno ed i riconoscimenti sono molteplici. Inaugura anche una Spa in Australia, posto ideale per rilassarsi, che ospita personalità di fama internazionale come Bono, Robert Redford e Robert De Niro e viene menzionato anche nei più importanti cataloghi di Trip Advisor.

 

26 Settembre 2017 Bryan Ferry, buon compleanno.

Bryan Ferry, buon compleanno.

Auguri a Bryan Ferry cantante britannico che oggi compie 72 anni.

Bryan Ferry (Washington, 26 settembre 1945), è stato il fondatore dei Roxy Music nel 1971, ha proseguito la carriera da solista contemporaneamente e successivamente alla collaborazione col gruppo, raggiungendo picchi di successo notevoli negli anni ottanta con l’album Boys & Girls (1985) e i singoli Slave to Love, Don’t Stop the Dance e Is Your Love Strong Enough? (colonna sonora del film Legend con assolo alla chitarra di David Gilmour).

Nel 1993 l’album di cover Taxi raggiunge la seconda posizione delle classifiche britanniche.

Il suo debutto da solista è l’album These Foolish Things del 1973. Il suo ultimo album, Avonmore, è stato pubblicato nel novembre 2014.

È laureato all’accademia di belle arti di Newcastle ed è stato insegnante di ceramica prima di dedicarsi alla carriera musicale.

25 Settembre 2017 Will Smith, buon compleanno.

Will Smith, buon compleanno.

Auguri all’attore,cantante e produttore Will Smith che oggi compie 49 anni.

Willard Carroll “Will” Smith, Jr. (Filadelfia  25 settembre 1968), nell’aprile del 2007 la rivista Newsweek lo ha definito “il più potente attore di Hollywood”.

Will Smith ha ricevuto cinque nomination ai Golden Globe e due al Premio Oscar; ha inoltre vinto quattro Grammy Award.

Ha raggiunto fama mondiale negli anni novanta dopo aver recitato nella serie televisiva Willy, il principe di Bel-Air (1990-1996) e in numerosi film tra cui Bad Boys (1995), Independence Day (1996) e nella saga di Men in Black (1997, 2002 e 2012). Ha ricevuto due nomination all’Oscar per il miglior attore per la sua interpretazione del pugile Muhammad Ali in Alì (2001) e per il ruolo di Chris Gardner ne La ricerca della felicità (2006). Nel 2016 interpreta Deadshot nel film del DC Extended Universe Suicide Squad.

Secondo di quattro figli, Willard è un ragazzo vivace che cresce in un contesto sociale multietnico e culturalmente eterogeneo: nel suo quartiere vi è una grande presenza di ebrei ortodossi ma non distante c’è una zona abitata prevalentemente da musulmani, la sua famiglia è battista ma la sua prima scuola è una scuola cattolica, la Our Lady of Lourdes di Philadelphia, quasi tutti gli amici di Will sono neri ma i suoi compagni di scuola alla Our Lady of Lourdes sono, perlopiù, bianchi.

Per riuscire ad essere ben accettato da tutti, Will impara a sfruttare costantemente, nei rapporti con i coetanei il suo naturale carisma, cosa che, negli anni alla Overbrook High School di Philadelphia gli vale il soprannome di Prince (il principe). Will inizia come rapper all’età di dodici anni e da subito sviluppa il suo ingegnoso stile semi-comico (evidentemente dovuto alla grande influenza che ha avuto su di lui, come Will stesso ha dichiarato, Eddie Murphy), ma è solo a sedici anni che incontra l’uomo con il quale ottiene i primi grandi successi. Ad una festa a Philadelphia conosce infatti DJ Jazzy Jeff (vero nome Jeff Townes): i due diventano amici e iniziano a collaborare, Jeff come DJ e Will, che nel frattempo ha adottato il nome d’arte Fresh Prince, (modificando leggermente il suo soprannome alla scuola superiore) come rapper.

Con uno stile allegro, eccentrico e pulito, ben distante da quello del rap di quegli anni, i due ottengono subito un grande successo ed il loro primo singolo “Girls ain’t nothing but trouble” (1986) anticipa il trionfo dell’album di debutto “Rock the house”, facendo di Will un milionario all’età di soli diciotto anni. Tuttavia la sua ricchezza non dura molto: problemi con le tasse prosciugano il suo conto in banca costringendolo a ricostruire la sua fortuna praticamente da zero.

Fortunatamente il duo mette a segno diversi altri successi: l’album “He’s the DJ, I’m the rapper” (il primo album hip-hop a guadagnarsi il doppio disco di platino), il brano “Parents just don’t understand” (che fa vincere loro il Grammy per la migliore performance rap nel 1989), il brano “Summertime” (altro Grammy) e molti altri, fino all’album “Code Red”, l’ultimo insieme.

La carriera di rapper di Will Smith però non finisce qui: da solista registra gli album “Big Willie style” (1997), “Willenium” (1999), “Born to reign” (2002), “Lost and found” (2005) e la raccolta “Greatest hits” (2002), dai quali vengono anche estratti singoli di enorme successo.

 

25 Settembre 2017 Zucchero, buon compleanno.

Zucchero, buon compleanno.

Auguri a Zucchero che oggi compie 62 anni.

Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari (Reggio nell’Emilia, 25 settembre 1955), è uno dei pochi artisti blues europei ad avere ancora successo a livello internazionale. La sua peculiarità è di aver fuso la musica soule blues, tipica del sud degli Stati Uniti d’America, con la musica leggera italiana: il risultato è un blues mediterraneo e innovativo che lo ha portato ad essere uno dei maggiori interpreti di questo genere in Italia.

Nella sua carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi, ed è uno tra gli artisti italiani che ha venduto il maggior numero di dischi. Il suo album Oro, incenso e birra è stato per lungo tempo il più venduto nella storia della musica leggera italiana nel mondo, con oltre 8 milioni di copie vendute, sorpassato poi da Romanza di Andrea Bocelli.

Con l’esibizione Live at the Kremlin dell’8-9 dicembre 1990 Zucchero è il primo artista occidentale a esibirsi al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino. Nel 1994 è l’unico artista italiano ed europeo che ha partecipato al Festival di Woodstock. Dal 1993 al 2007 ha ricevuto due World Music Awards, sei IFPI Platinum Europe Awards e una Nomination ai Grammy Awards 2007. Il suo concerto dell’8 dicembre 2012 all’Istituto Superiore di Arte di L’Avana viene ritenuto il più grande concerto mai tenuto da un cantante straniero nella Cuba sotto embargo con la presenza di circa 70 000 spettatori. Dal 2016, con i ventidue concerti tenuti all’Arena di Verona durante il Black Cat World Tour, detiene il record del maggior numero di date in questa location durante una sola tournée (primato detenuto da Luciano Ligabue con dieci show nel 2009). Risulta anche essere il cantante con il maggior numero di esibizioni (38 dal 1989 al 2017) all’Arena di Verona. Detiene, inoltre, il record di presenze di un cantante italiano non lirico alla Royal Albert Hall, con sei concerti dal 2004 ad oggi.

La sua musica ha varcato i confini nazionali anche grazie alle collaborazioni con artisti internazionali come Joe Cocker, The Blues Brothers, Ray Charles, Sting, Bono, Brian May, Eric Clapton, Tom Jones, Bryan Adams, Mousse T., Sheryl Crow, Vanessa Carlton, Mark Knopfler, John Lee Hooker, Miles Davis, B.B. King, Stevie Ray Vaughan, Iggy Pop, Alejandro Sanz e 2Cellos. Per quanto riguarda gli artisti italiani ha collaborato con Andrea Bocelli, scoperto e lanciato sul mercato internazionale dallo stesso Zucchero, Luciano Pavarotti, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Mina, Elisa, Giorgia, Fiorella Mannoia, Ivano Fossati, Nomadi, Jovanotti, Mogol, Ennio Morricone, Gino Paoli, Mia Martini, Dodi Battaglia, Maurizio Vandelli, Fio Zanotti, Pino Daniele, Luciano Ligabue, Claudio Baglioni e Lucio Dalla.

23 Settembre 2017 I nati a settembre hanno più successo, lo dice la scienza

I nati a settembre hanno più successo, lo dice la scienza

I nati a settembre hanno più successo, lo dice la scienza , ottengono voti alti a scuola, sono sicuri e brillanti, hanno maggiori probabilità di frequentare anche l’università e poi di trovare un buon impiego e, come se non bastasse, corrono persino meno rischi – rispetto agli altri – di avere guai con la legge e finire in luoghi di detenzione giovanile. Le persone nate a settembre hanno un marcia in più: lo rivela uno studio dell’Università di Toronto, condotto con quelle della Florida e della Northwestern University, e commissionato dall’organizzazione no profit National Bureau of Economic Research. Per arrivare a questo risultato, i ricercatori hanno analizzato un milione di studenti della scuola pubblica in Florida, nati tra il 1994 e il 2000.

Nello specifico, l’attenzione si è focalizzata sulle differenze fra i nati a settembre e quelli nati ad agosto, che in media sembrano faticare maggiormente in classe. La differenza tra i due gruppi è di 0,2 punti nei test somministrati inizialmente: si tratta di uno scarto modesto, certo, ma con effetti rilevanti nel corso della carriera scolastica.

Ma come è possibile che il mese di nascita influenzi così tanto il futuro? La chiave sarebbe l’inizio dell’anno accademico. In molti Paesi, infatti, la scuola parte da settembre: significa che i bambini che compiono gli anni in questo periodo vanno sui banchi prima degli altri e sono più grandi d’età rispetto ai compagni, con ricadute positive sul rendimento.

Lo studio ricorda però che anche le differenze economiche hanno un certo peso sulla pagella: chi viene da famiglie più agiate fa infatti meno fatica a recuperare a scuola rispetto ai compagni nati in un contesto più svantaggiato.