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16 Novembre 2023 Venerdì 17, il giorno della sfiga. E’ proprio così?

Venerdì 17, il giorno della sfiga. E’ proprio così?

La superstizione del Venerdì 17 è radicata in diverse culture e suscita una certa preoccupazione. Ma davvero è un giorno di sfortuna? Cosa c’è da sapere sulle origini di questa antica credenza e sui differenti significati attribuiti al numero 17 e al giorno venerdì in diverse tradizioni culturali?

Origini e Significati

I discepoli di Pitagora, nel VI secolo a.C. in Grecia, già mostravano una paura nei confronti del numero 17, unendo così il suffisso “fobia” al termine “eptacaidecafobia”. Questa avversione al numero 17 risale ancora più indietro nel tempo, entrando nel mirino degli esegeti dell’Antico Testamento. Secondo la Bibbia, il Diluvio Universale iniziò proprio il 17 del secondo mese, aggiungendo un’ulteriore connotazione negativa a questa data.

Nel contesto della cultura cristiana, il venerdì è stato tradizionalmente considerato il giorno della morte di Gesù, amplificando l’elemento di sfortuna associato a questo giorno della settimana. Gli antichi romani incidevano sulla tomba la parola “VIXI”, che significa “ho vissuto”, come simbolo della morte. Curiosamente, nella numerazione latina, XVII rappresenta il numero 17, utilizzando quindi le stesse lettere.

Superstizioni a Confronto

Mentre in Italia e in altri paesi latini il Venerdì 17 è considerato un giorno sfortunato, nelle culture anglosassoni il numero sfortunato per eccellenza è il 13, noto come triscaidecafobia. Nei loro hotel, spesso viene “omesso” il piano 13 e molte compagnie aeree evitano di avere una fila 13 sui propri aerei. Queste differenze culturali evidenziano come le credenze superstiziose possano variare notevolmente tra le diverse regioni del mondo.

Variazioni Culturali

Nella smorfia napoletana, il numero 17 è associato alla “disgrazia”, aggiungendo un ulteriore elemento negativo nella credenza popolare. Si racconta che Napoleone abbia persino spostato la data del suo colpo di stato dal 17 al 18 brumaio per sfuggire alla superstizione.

Tuttavia, nel contesto culturale islamico, il numero 17 assume un significato positivo. È composto dalle parole utilizzate nella preghiera che richiamano i gesti liturgici che riuniscono le cinque preghiere quotidiane. Inoltre, ai re musulmani vengono suggeriti 17 consigli durante l’incoronazione, visti come fondamentali per un buon governo.

La superstizione legata al Venerdì 17 si basa su tradizioni e credenze radicate nella storia dell’uomo. Molti credono che questo giorno porti sfortuna, e nel corso del tempo sono nati diversi rituali e oggetti che sono considerati “antisfiga” per combattere questa credenza.

Ecco i 5 oggetti antisfiga:

  • Il sale: il sale viene spesso considerato un simbolo di purificazione e protezione dalla sfortuna. Alcune persone mettono un pizzico di sale dietro le spalle o lo spargono intorno alla casa per allontanare la cattiva sorte.
  • La grattugia: secondo la tradizione italiana, tenere una grattugia sotto il letto la notte del Venerdì 17 può aiutare a scacciare la sfortuna.
  • Il ferro di cavallo: l’immagine di un ferro di cavallo è spesso considerata un portafortuna in molti paesi. Si crede che appendere un ferro di cavallo sopra la porta di casa possa bloccare la sfortuna e attirare la fortuna.
  • Un corno rosso con il gobbo: noto come “corno portafortuna”, è un simbolo popolare in molte culture, in particolare nell’Italia meridionale. Si crede che indossare un corno rosso con il gobbo allontani la sfortuna e porti fortuna.
  • “Toccatina” dei Paesi Bassi: in alcune regioni del sud Italia i maschietti ricorrono ad una “toccatina” (piccola toccata) delle parti intime per scongiurare la sfortuna.
23 Settembre 2017 Sesso: 10 curiosità sul mondo animale e sui loro comportamenti sessuali

Sesso: 10 curiosità sul mondo animale e sui loro comportamenti sessuali

Siamo abituati a pensare che il sesso sia un piacere per l’uomo, mentre per l’animale sia orientato solo alla riproduzione. Molte ricerche dimostrano, invece, che la distinzione tra “noi” e “loro” non è così netta. Anche gli animali possono avere rapporti omosessuali e dedicarsi, come passatempo, alla masturbazione. Anche loro possono avere qualche “problemino” durante l’accoppiamento oppure “esagerare” dando vita ad atti “bestiali”, da noi bollati addirittura come illegali.

L’Huffington Post spagnolo ha raccolto dieci curiosità sul sesso tra gli animali, che non vedremo mai nei documentari.

1. La prima volta tanto tempo fa, in un romantico lago scozzese, alla luce della luna

Cercare l’origine del sesso è come rispondere alla domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”. A rispondere a questo arduo quesito è arrivato uno studio dell’università di Flinders in Australia, pubblicato su Nature, che ha “scoperto” che la copulazione è più antica di quanto immaginiamo. Il primo accoppiamento sessuale sarebbe comparso in alcuni pesci ossei, “nonni” di buona parte degli attuali vertebrati. La specie preistorica risale a 385 milioni di anni fa e visse in quella che oggi è la Scozia. Secondo lo studio, gli organi sessuali del maschio erano posizionati di lato quindi è possibile che anche il sesso si svolgesse lateralmente.

2. Quando il sesso è un trauma

inseminación traumática

In molte specie animali il sesso è motivo di conflitto soprattutto tra maschi e le conseguenze di queste “guerre” o combattimenti possono essere anche gravi e portare alla morte. A volte, però, è lo stesso accoppiamento a portare dolore: lo sanno bene le cimici (Cimex lectularius). I maschi tendono, infatti, ad affondare il loro pene in qualsiasi parte del corpo delle femmine, proprio come un coltello. Questa pratica ha lo scopo di distribuire lo sperma in tutto il corpo delle femmine e far sì che alla fine gli spermatozoi raggiungano le ovaie. È un metodo molto doloroso e può portare anche alla morte perché causa delle ferite gravi nell’esoscheletro delle femmine. Anche tra alcune specie di invertebrati, come ragni, mosche e lumache il sesso può essere traumatico. Ad essere danneggiato in questo caso però è spesso un altro maschio che casualmente passava di lì mentre era in corso l’accoppiamento.

 3. Il segreto delle anatre

Vi siete mai chiesti come fanno ad accoppiarsi gli uccelli? I maschi non hanno il pene, ma una specie di “buco” chiamato cloaca. Devono quindi riuscire a “svuotarsi” senza avere un “imbuto”. Nelle anatre, però, l’accoppiamento funziona diversamente. Questi simpatici animali, protagonisti di cartoni Disney e personaggi amati dai bambini, nascondono un segreto sorprendente: hanno una specie di pene a forma di cavatappi che, in alcune specie, può essere di lunghezza uguale a quella dell’animale stesso. L’argentino canapiglia (Oxyura vittata) è il campione in termini di dimensioni rispetto al corpo. Gli scienziati ritengono che il membro di questo uccello sia anche dotato di setole il cui scopo sarebbe quello di pulire la vagina della femmina dallo sperma del rapporto precedente. Un’altra curiosità: l’erezione del anatra è esplosiva come l’airbag di un’automobile. Secondo gli scienziati dell’Università di Yale, l’anatra americana ha un’erezione a tempo di record: 1,6 metri al secondo da zero a sessanta in 36 centesimi di secondo.

4. La necrofilia omosessuale

Rimaniamo nel mondo delle anatre. Nel 1995 il curatore del Museo di Storia Naturale di Rotterdam (Paesi Bassi) ha visto una scena raccapricciante: un germano reale maschio adulto (Anas platyrhynchos), è morto dopo la collisione contro la facciata di vetro del palazzo. Improvvisamente, davanti agli occhi attoniti dello scienziato, ha cominciato a inscenarsi qualcosa di bestiale: “Un altro germano reale maschio ha violato il cadavere quasi ininterrottamente per 75 minuti. Mi ci sono voluti sei anni per decidere di scrivere e pubblicare una ricerca su questo argomento”, scrive il curatore nel suo blog. Si trattava del primo caso noto di necrofilia omosessuale animale: la notizia ebbe un tale impatto che nel 2003 valse a Moeliker un premio, assegnato ogni anno alla ricerca più stravagante in grado di stimolare interesse dalla scienza.

5. Se l’eiaculazione mira alla bocca…

Succede anche questo. Se la femmina è solita tenere in bocca le uova non fecondate, il maschio è costretto a “mirare” proprio lì. È quello che accade ai cosiddetti “pesci ciclidi”. Secondo uno studio tedesco, per invogliare le femmine a sottoporsi alla pratica, i maschi metterebbero in atto un gioco di colori con le loro pinne che le ingannerebbe.

6. Per loro il sesso orale è del tutto normale

Per i pipistrelli il sesso orale non ha nulla di speciale, anzi, fa parte della normale routine. La femmina è dotata di grande flessibilità quindi non fa fatica a piegarsi verso il membro maschile. Secondo i ricercatori cinesi, l’obiettivo di questa pratica è quella di ottenere un accoppiamento più lungo e completo visto che il maschio non lascia mai la femmina quando è intenta in questo compito. Ancora più sorprendente è poi l’abitudine della volpe volante malese, un altro tipo di pipistrello, che preferisce la “versione reciproca” e, durante l’accoppiamento, abbandona ogni tanto il sesso classico per praticare il cunnilingus alla femmina. Anche in questo caso, secondo gli studiosi, la lingua, dotata di setole, servirebbe per rimuovere lo sperma di precedenti rapporti.

7. La masturbazione non appartiene solo agli umani

È un “hobby” che hanno anche molti animali. È nota la devozione alla masturbazione di alcuni primati che possono usare oggetti curiosi per il proprio piacere sessuale: pietre, frutta e le femmine anche bastoni o pezzi di corteccia. C’è anche chi ama la masturbazione di gruppo, come i bonobo. Gli elefanti, invece, usano pezzi di tronchi per la masturbazione reciproca. Il premio alla “creatività” va, però, al tursiope, il delfino con il naso a martello, che è stato visto dagli scienziati mentre si avvolgeva il pene con un’anguilla viva. È singolare che si tratti proprio di un’anguilla perché curiosamente questo animale è sfortunatissimo con il sesso: muore dopo il suo primo rapporto.

8. Non dite che è “contro natura”

L’omosessualità non è qualcosa di innaturale, “contro natura” e lo dimostra (se mai ce ne fosse bisogno) il fatto che si ritrova in almeno 1500 specie, dai vermi ai mammiferi. Carezze, sesso orale, giochi erotici fanno parte della vita quotidiana e sono assai utili. Nei primati, ad esempio, servono per sciogliere la tensione e risolvere i conflitti, evitando le aggressioni fisiche. Una coppia omosessuale molto curiosa è quella costituita da due femmine di gabbiano: secondo gli scienziati, una su dieci coppie è formata da due femmine che si accoppiano con i maschi solo per essere fecondate e poi volano via per tornare tra le ali della loro amata.

9. Le dimensioni (non) contano

pulpo

Alcuni componenti della stessa specie sono molto diversi tra loro. Nel polipo tropicale Tremoctopus, la femmina è grande anche un paio di metri mentre il maschio non è più di qualche centimetro. Come avviene l’accoppiamento, allora? Il polipo ha appena quello che serve per fecondare la femmina: un tentacolo che contiene sperma e che serve solo all’accoppiamento. Riesce a raggiungere la femmina e a fecondare le uova. Ma lo sforzo è immenso: dopo il rapporto sessuale, la sua vita non ha più senso e muore.

10. Eccentrici e strani

Il pene più strano del mondo, secondo gli studiosi, sarebbe quello dell’echidna che non solo è grande quattro volte la dimensione dell’animale ma è anche provvisto di terminazioni su un tronco unico, che alterna nei rapporti con l’altro. In pratica, durante ogni accoppiamento o le due punte di destra o le due di sinistra, alternativamente, ruotando in posizione centrale, penetrano la femmina, mentre le altre due scompaiono.

21 Settembre 2017 30 notizie curiose per impressionare tutti

30 notizie curiose per impressionare tutti

Ci sono notizie che nessuno sa o che non si è mai chiesto, e che abbiamo deciso di riunire per formare una lista che vi trasformerà in un’enciclopedia vivente. Quante ore passa un umano fermo al semaforo? Quante cose meravigliose si possono fare con un foglio di carta? I biscotti possono raggiungere la luna? Sono solo alcune delle domande a cui abbiamo risposto.

Tutti fatti reali, da utilizzare ogni qualvolta vi trovate senza nulla da dire (vedrete che dibattiti importanti scatenerete) o avrete voglia di impressionare gli amici. La guida definitiva alle curiosità del nostro strano mondo.

1. I croissant sono originariamente austriaci e non francesi.

2. In un mazzo di carte, il re di cuori è l’unico senza baffi.

3. In media le persone spendono in totale due settimane di vita aspettando il semaforo verde.

4. Prima della gomma si usava il pane per cancellare i segni della matita.

5. A proposito di matite: contengono abbastanza grafite per tracciare una linea di 55 chilometri.

6. Il cioccolato al latte era inizialmente venduto come medicinale.

7. Non si può piegare un foglio A4 a metà più di sette volte.

8. Impilando tutti i biscotti Oreo prodotti nel mondo, si raggiungerebbe la luna e si tornerebbe indietro circa cinque volte.

9. I trailer dei film erano inizialmente riprodotti dopo il film, da qui il nome (che in inglese significa anche “seguire”).

10. Servono 27 mila alberi per tenere il passo della richiesta mondiale di carta igienica.

11. Tutte le batterie del mondo potrebbero essere sufficienti ad alimentare il bisogno mondiale di energia per soli dieci minuti.

12. Il primo prodotto al mondo ad avere il codice a barre è stato un pacchetto di gomme da masticare Wrigley.

13. Ogni giorno vengono prodotti più di 400 milioni di M&MS.

14. Il nome intero di Barbie è Barbara Millicent Roberts.

15. Aggiungere sale all’ananas lo rende più dolce.

16. Esistono più fenicotteri di plastica che reali.

17. Lo yo-yo si chiamava inizialmente bandalores.

18. La compagnia giapponese YKK produce più del 90% delle cerniere mondiali.

19. Costerebbe di più riempire il serbatoio di un jet A 747 che comprare il jet stesso: contiene fino a 238.480 litri di benzina.

20. Riciclare una lattina di alluminio consente un risparmio d’energia equivalente al guardare la tv per tre ore.

21. Il miele è l’unico alimento che non va mai a male, ma su 20mila specie di api soltanto quattro producono miele.

22. I Lego prodotti nel 2012 potrebbero girare intorno al mondo diciotto volte.

23. L’acqua tonica brilla nel buio.

24. La bandiera degli Stati Uniti fu disegnata da uno studente di 17 anni, Robert G. Heft, come parte di un progetto scolastico. Il voto assegnatoli fu B-.

25. L’accendino fu inventato prima dei fiammiferi.

26. La pillola anticoncezionale ha effetto anche sugli scimpanzé.

27. Il 99% dell’oro presente sulla terra si trova nel suo centro e non è estraibile. Se potessimo appropriarcene, saremmo probabilmente in grado di ricoprire il pianeta con uno strato d’oro di quasi mezzo metro.

28. La prima webcam aveva il compito di controllare il livello di una caffettieraall’Università di Cambridge.

29. Le arachidi sono legumi e non frutta secca.

30. Il velcro è ispirato alle piante che restano attaccate ai vestiti, come quelle di montagna. Un esempio è il cardo alpino.

19 Settembre 2017 il giorno peggiore della settimana, il martedì.

il giorno peggiore della settimana, il martedì.

Gli specialisti della London School of Economics hanno scoperto che il giorno più sfortunato della settimana è martedi e non lunedi come molti credono.

Gli scienziati sono giunti a queste conclusioni dopo aver condotto un sondaggio che ha coinvolto 20mila persone nel Regno Unito. I partecipanti all’esperimento dovevano segnalare per due volte al giorno il proprio stato emotivo, rispondendo a domande sulla salute e sul luogo in cui si trovavano.

“Probabilmente Lunedì alla gente piace di più poiché il ricordo del fine settimana è ancora fresco”. Martedì invece, ci si è già rituffati a capofitto nel lavoro. Allo stesso tempo, ci si rende conto che al fine settimana mancano ancora molti giorni” spiega al Daily Telegraph uno degli autori dello studio, George MakKerron.

Il motivo è il grande carico di lavoro (25%), seguito a ruota dagli screzi con il capoufficio (12%). Sarebbero le “colpe” del lunedì a scaricarsi sul… martedì: la maggior parte degli intervistati ha confessato, infatti, di trascorrere gran parte del primo giorno della settimana a raccontare ai colleghi del week end, aggiornare blog o chattare su Facebook. Con l’obbligo il giorno dopo di far fronte alla mole di lavoro accumulato, allora munitevi di un’ antisfiga per i martedì.