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20 Novembre 2017 Il vulcano Etna visto dallo spazio dalle foto dell’ astronauta italiano Nespoli.

Il vulcano Etna visto dallo spazio dalle foto dell’ astronauta italiano Nespoli.

Gli ultimi scatti dell’ astronauta Nespoli  riguardano il Sud Italia e la Sicilia, proponendo le immagini della costa catanese con il vulcano Etna imbiancato.

La foto propone uno spicchio di Sicilia, con il suo mare , e l’Etna  coperta da un ‘cappello’ bianco. Si distingue anche il pennacchio di fumo che sale dal Cratere Centrale e che il vento trascina verso il mare. Nespoli, da qualche mese, fotografa l’intera penisola italiana,  e condivide il tutto sui suoi profili social, accompagnando ogni post con la scritta “Buongiorno, Italia!”

8 Novembre 2017 I sette siti siciliani dell’Unesco

I sette siti siciliani dell’Unesco

L’Italia è il paese che detiene il record di maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’UNESCO . Rientrano in questa categoria tutti i beni culturali come monumenti eccezionali dal punto di vista storico e architettonico, ma anche i siti naturali che hanno valore estetico e scientifico straordinario e anche i cosiddetti siti misti, frutto dell’azione combinata dell’uomo e della natura, che conservano la memoria di modi di vita tradizionali, e rappresentano il legame fra la natura e la cultura.

Il 16 novembre del 1972 la Conferenza generale dell’Unesco adottò la Convenzione sul patrimonio mondiale con lo scopo di identificare e invitare alla salvaguardia di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. Il Comitato della Convenzione, chiamato Comitato per il patrimonio dell’umanità, ha sviluppato negli anni dei criteri precisi per l’inclusione dei siti in quella che è stata chiamata laWorld Heritage List, la Lista dei Patrimoni dell’Umanità.

In totale sono 51 i siti Unesco in Italia, seguita dalla Spagna con 41 e dalla Cina con 38.

In Sicilia sono ben 7 i  luoghi di interesse culturale, naturale e misto da tutelare e scoprire, andando a costituire il l 20% dei siti Unesco italiani. Essi sono:

  • l’area archeologica di Agrigento, entrata nel patrimonio Unesco nel 1997 : visitabile tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19 al costo di 10 euro a persona (e gratuitamente la prima domenica di ogni mese), è una delle tracce più impressionanti della civiltà greca in Sicilia.
  • la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina,​​​​​ esempio di lussuosa residenza romana con mosaici di eccezionale bellezza anch’essa nel patrimonio Unesco dal 1997: la Villa è aperta ogni giorno compresi i festivi, e rimane aperta dalle ore 9 alle ore 18.
  • le isole Eolie: Panarea, Stromboli, Vulcano, Alicudi, Filicudi, Lipari e Salina, tutte di origine vulcanica, fanno parte del patrimonio Unesco dal 2000.
  • le città tardo-barocche della Val di Noto: per la precisione a essere inserite nel patrimonio Unesco nel 2002 sono state Scicli, Ragusa, Modica, Caltagirone, Catania, Palazzolo Acreide, Noto e Militello in Val di Catania, grazie al loro stile e alla cura verso i monumenti.
  • Siracusa e la Necropoli di Pantalica; sono entrate  nel 2005 a far parte dei Siti Unesco. La Necropoli di Pantalica contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia vicino a cave di pietra, mentre la città conserva vestigia come il Tempio di Atene, un teatro greco, un anfiteatro romano, un forte e altro ancora.
  • l’Etna, inserito nel 2013 per la sua eccezionale attività vulcanica millenaria: oltre a essere il più grande vulcano d’Europa offre spettacoli di rara bellezza con le sue eruzioni. Partendo da Catania e dintorni è possibile partecipare a diverse escursioni per vedere da vicino i fiumi di lava.
  • l’itinerario arabo normanno, è stato inserito nel 2015 e comprende monumenti che sono esempio di di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea. Il sito seriale risulta formato da undici edifici di cui nove a Palermo, uno a Cefalù e  uno a Monreale. Fanno parte del circuito Palazzo Reale e Cappella Palatina, Cattedrale, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo, Ponte dell’Ammiraglio, il Castello della Zisa, Duomo e chiostro di Monreale, Duomo e chiostro di Cefalù.

C’è da dire che, nel 2008,  è stata inserita anche l’Opera dei Pupi nelle liste Unesco, riconosciuta come Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. L’Opera dei Pupi (particolare tipo di teatro delle marionette) prende forma in Sicilia a cavallo del 19 ° secolo, quando vengono messe in scena storie di letteratura medievale cavalleresca e poesie del Rinascimento. Le due principali scuole dell’Opera dei Pupi, entrambe di tradizione e a conduzione familiare, sono a Palermo e Catania.

Tante ricchezze le ricchezze della nostra Sicilia, che ci auguriamo vengano conosciute e valorizzate.