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14 Novembre 2023 Facebook: le “bufale” dell’addebito

Facebook: le “bufale” dell’addebito

Bufale: negli ultimi giorni, su Facebook si è diffusa una catena di messaggi che riguarda la presunta autorizzazione per addebiti di 4,99 dollari al mese sul proprio account.

Questa bufala, che molti utenti stanno copiando ed incollando per paura di finire vittime di un complotto, è un esempio di come le false notizie persistano online. È importante essere consapevoli di come affrontare questa situazione e non cadere nella trappola della disinformazione.

In primo luogo, è fondamentale verificare la fonte delle informazioni che si ricevono. Nel caso specifico, la notizia fa riferimento a Channel 4 News come fonte, ma sembra che questa informazione non sia stata confermata dall’emittente Inglese. Pertanto, è necessario prestare attenzione a ciò che viene diffuso e cercare fonti affidabili per confermare i fatti.

Bufale e disinformazione, cosa fare?

Il sito “bufale.net” ha sottolineato che questa è una bufala che si ripete da anni e che è importante non cascarci. Nel 2023, è inaccettabile continuare a diffondere informazioni non verificate e ingannevoli. È fondamentale educare se stessi e gli altri sull’importanza di verificare le fonti e di non diffondere notizie che potrebbero essere false. Lo stesso Facebook diffonde messaggi falsi a causa di utenti e fondi non verificati. Quindi fate molta attenzione a ciò che condividete.

Infine, è importante ricordare che quando si accetta la licenza d’uso di Meta, l’azienda proprietaria di Facebook, si acconsente alla cessione dei dati personali e al loro utilizzo. Non è quindi sufficiente condividere un post copia e incolla per tutelare la propria privacy. Bisogna prestare attenzione alle impostazioni di privacy e controllare i dati che si condivide online.

Le fake News sono dure a morire: come affrontare il fenomeno

Per affrontare il fenomeno delle bufale online, è necessario adottare un atteggiamento critico e responsabile nell’informazione che si condivide. Verificare le fonti, diffondere solo notizie verificate e sensibilizzare gli altri su questo tema sono passi fondamentali per contrastare la disinformazione.

16 Giugno 2020 Polizia di Stato e Skuola.net vs i fake

Polizia di Stato e Skuola.net vs i fake

Al via la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato contro “le fake news” legate all’esame di Maturità.

Una ricerca di Skuola.net: 1 maturando su 4 pensa che non potrà abbassare la mascherina mentre parla alla commissione, 1 su 2 che verrà misurata la temperatura corporea all’ingresso di scuola e che dovrà indossare i guanti. Sondaggio su 5000 studenti del V anno superiori.

Basta una dichiarazione che attesti assenza di sintomi riconducibili al Covid-19 e ingienizzarsi le mani spesso con i gel messi a disposizione nelle strutture. Solo 1 su 2 lo sa. Il 92% sa invece: arrivare con 15 minuti prima dell’esame e a fine prova andare via subito.

24 Settembre 2017 Facebook ci seguirà anche nei negozi: apparirà pubblicità in base a quelli visitati

Facebook ci seguirà anche nei negozi: apparirà pubblicità in base a quelli visitati

FacebookFacebook ci seguirà anche nei negozi e la pubblicità sempre più personalizzata per i suoi oltre due miliardi di utenti: saranno mostrate anche inserzioni sulla base dei negozi visitati nel «mondo reale», non solo degli store o altre interazioni online. L’opzione, annunciata dal social per gli inserzionisti, sarà possibile se gli utenti consentiranno la localizzazione da parte di Facebook. Il fronte pubblicitario è una gallina dalle uova d’oro per il social in blu, in particolare sugli smartphone, ma è anche uno di quelli più controversi.

Lo dimostrano il recente caso del Russiagate, con le tremila inserzioni acquistate da un’agenzia russa che indirizzavano a fake news, e quello degli annunci rivolti esplicitamente a un pubblico antisemita. La nuova funzione, spiega Facebook, vuole dare agli esercizi commerciali la possibilità di collegarsi tramite social coi loro clienti «offline». La compagnia assicura il rispetto della privacy degli utenti che potranno gestire le loro preferenze in fatto di annunci nelle impostazioni. La localizzazione può essere disabilitata, anche se ormai tutto sembra un “Grande Fratello”.

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