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2 Novembre 2020 Addio a Gigi Proietti, grande mattatore delle scene italiane

Addio a Gigi Proietti, grande mattatore delle scene italiane

Lutto nel mondo dello spettacolo. Gigi Proietti è uscito di scena nel giorno del suo 80esimo compleanno. Il celebre attore romano è morto nella clinica romana dove era stato ricoverato per gravi problemi cardiaci.

“Nelle prime ore del mattino è venuto a mancare all’affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie”, hanno annunciato i suoi famigliari.

Il grande attore era nato a Roma il 2 novembre 1940. “Che dobbiamo fà…la data è quella che è”, diceva ironicamente, prendendosi gioco di se stesso.

Cabarettista, doppiatore, regista, insegnante di recitazione, conduttore Tv, talent scout. Tutto questo e molto altro era Gigi Proietti. Esordì nel 1963 grazie a Giancarlo Cobelli nel Can Can degli italiani. Teatro senza sosta e poi il successo in Tv: dagli sceneggiati ai varietà più popolari fino al Maresciallo Rocca, sua seconda giovinezza. ‘Io sono Babbo Natale’ il nuovo film in cui lo rivedremo prossimamente, quando riapriranno i cinema.

Gigi Proietti fu anche cantante: con il gruppo Trio Melody, assieme a Stefano Palatresi e Peppino di Capri, partecipò al Festival di Sanremo nel 1995. Fu poeta e scrittore:nel 2017,a 20 anni dall’esperienza precedente, tornò in Tv con ‘Cavalli di battaglia’, dall’omonima tournée celebrativa dei 50 anni di carriera. Direttore del Globe Theatre a Roma. E la vita privata? Sposato con la stessa donna, svedese, da 53 anni, due figlie attrici. Curiosità: mancavano 6 esami alla laurea in Legge, ma lasciò per diventare la star che è stata.

2 Novembre 2017 Gigi Proietti, buon compleanno

Gigi Proietti, buon compleanno

Auguri a Gigi Proietti che oggi compie 77 anni.

Gigi Proietti, all’anagrafe Luigi Proietti nato a Roma il 2 novembre 1940.

Fa parte di quella cerchia di artisti di formazione teatrale, campo nel quale ha mietuto enorme successo sin dagli inizi degli anni sessanta. Noto per le sue doti di affabulatore e trasformista, è considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano; nel 1963 grazie a Giancarlo Cobelli esordì nel Can Can degli italiani, per poi interpretare senza sosta numerosi spettacoli teatrali sino a A me gli occhi, please, esempio di teatro-grafia che segnò uno spartiacque nel modo di intendere il teatro, e al quale seguiranno numerosissime repliche anche con nuove versioni nel 1993, nel 1996, e nel 2000, attraversando i più importanti teatri italiani. Lo show segnò un record di oltre 500.000 presenze al Teatro Olimpico di Roma.

Affermatosi come attore teatrale, ebbe anche esperienze nel campo televisivo, al quale si dedicò fugacemente tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta: prese parte allo sceneggiato Il circolo Pickwick di Ugo Gregoretti, collaborazione che proseguì successivamente con esperienze televisive di minor rilevanza. Tra gli anni settanta e gli anni ottanta fu inoltre protagonista di svariati show di successo come Sabato sera dalle nove alle dieci, Fatti e fattacci, Fantastico e Io a modo mio. Verso la fine degli anni settantaha anche aperto il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, che ha visto tra i suoi allievi numerosi personaggi divenuti poi volti noti dello spettacolo italiano.

Nonostante il sodalizio col cinema non abbia spesso dato i frutti sperati, ha raggiunto la consacrazione cinematografica nel 1976 con il celebre Febbre da cavallo, nel ruolo dell’incallito scommettitore Mandrake, che col passare degli anni è divenuto un vero e proprio film di culto, che ha ripreso nel 2002 anno nel quale ha iniziato un forte sodalizio con i fratelli Carlo e Enrico Vanzina.

A partire dagli anni novanta, parallelamente al successo ottenuto in teatro, è stato protagonista di svariate fiction televisive di successo, prima fra tutte la serie RAI Il maresciallo Rocca iniziata nel 1996 e divenuta una delle serialità di maggior audience della televisione italiana, spianandogli inaspettatamente la strada verso una vera e propria seconda giovinezza.

Sempre per la RAI è stato San Filippo Neri nella miniserie Preferisco il Paradiso, il cardinale Romeo Colombo da Priverno in L’ultimo papa re, il misterioso generale Nicola Persico in Il signore della truffa, e lo stravagante giornalista Bruno Palmieri in Una pallottola nel cuore.

Ha avuto anche esperienze come cantante, facendo parte del gruppo musicale Trio Melody, insieme a Stefano Palatresi e Peppino Di Capri, oltre che come poeta e scrittore. Nel 2017, a vent’anni dall’ultima esperienza, è tornato in televisione come protagonista assoluto dell’one-man show Cavalli di battaglia, tratto dall’omonima tournée celebrativa dei suoi 50 di carriera.