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17 Febbraio 2018 15 anni di sms in un libro

15 anni di sms in un libro

Un’artista Londinese ha conservato per 15 lunghissimi anni tutti i messaggi di testo ricevuti sul cellulare a partire dal 1999. Tracey Moberly, 47 anni, ha collezionato quasi 100mila messaggi da quando per sbaglio cancellò il suo primo messaggio 12 anni fa e si ripromise di non perderne più neanche uno.

Ogni volta che un nuovo messaggio arrivava, Tracey, lo salvava anche riscrivendone sulla carta il contenuto se necessario. Il libro porta il titolo di ‘Text Me Up!’ e raccoglie la storia della sua vita dalla fine del millenio scorso fino ad oggi.

“Alcune persone credono che io sia ossessiva, ma io amo poter guardare nel mio passato e riscoprire vecchi messaggi” – dice la donna – “E’ come tenere un diario. Tutti i miei amici mi confessano di avere il desiderio di aver conservato a lungo tutti i loro messaggi più importanti”.

All’interno dei messaggi, la storia del suo matrimonio, del suo divorzio e della rinascita della sua vita e le reazioni dei suoi amici, incluse quelle relative all’11 settembre 2001 e al terremoto di Haiti. La collezione inoltre conterrà messaggi ricevuti da persone del calibro di Pete Doherty, Howard Marks e il writer Banksy.

25 Ottobre 2017 Nicoletta Magnani ci racconta di Biannario

Nicoletta Magnani ci racconta di Biannario

NicolettaNicoletta Magnani ci racconta di Biannario non è un libro di racconti né un romanzo, bensì una raccolta di prose liriche. Si definiscono tali quelle prose che richiamano i modi, i procedimenti e la liricità della poesia. Scegliendo questa forma si uniscono, in uno stile unico ed originale, due generi che hanno scopi e intenti opposti: da un lato la poesia tende alla liricità, dall’altro la prosa è più affine alla narrazione. Leggendo Biannario si ha la percezione di seguire e di essere guidati  da una sorta di ritmo interno che man mano che si prosegue nella lettura diventa sempre più incalzante. Ci si
ritrova immersi in una sorta di flusso di coscienza. Dove tutto è detto liberamente così come è comparso nella mente. Però poi ci si accorge che tutto invece è organizzato secondo cadenze precise. Prose Poetiche che insistono con un personale stile paratattico; frasi spezzate, mancanza di subordinate, insisitenza di assonanze, costruzione di periodi solo con frasi dello stesso ordine, coordinate tra loro ma brevi perché frantumate al loro stesso interno. Così facendo si definiscono sempre nuovi significati che si rincorrono tra loro ma allo stesso tempo sembra che tutto si trovi sullo stesso piano e abbia lo stesso valore. Ognuno degli scritti fotografano singoli e specifici momenti. Fatti di dettagli, in alcuni casi, minutissimi. Ma sono proprio questi dettagli che spingono il lettore ad una profonda riflessione, ad una
immedesimazione.

Clicca e ascolta l’intervista: