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19 Febbraio 2020 Oggi Massimo Troisi avrebbe compiuto 67 anni

Oggi Massimo Troisi avrebbe compiuto 67 anni

Buon compleanno Massimo Troisi. L’attore originario di San Giorgio a Cremano (Na) avrebbe compiuto 67 anni oggi, mercoledì 19 febbraio. Con quel suo dialetto napoletano e la grande espressività gestuale  Troisi è diventato non solo uno dei grandi attori del cinema italiano ma uno dei più amati dal pubblico.

Un vero e proprio genio della comicità, riconosciuto a livello internazionale, considerato alla stregua dei grandi Eduardo De Filippo e Totò.

Con Lello Arena ed Enzo Decaro creò il trio “La Smorfia” riuscendo a raggiungere,così, il grande schermo. “Ricomincio da tre”, “Non ci resta che piangere”, “Pensavo fosse amore… invece era un calesse” e il “Postino”, grazie a cui ottenne una candidatura agli Oscar, sono solo alcuni dei suoi film più famosi.

 

 

 

19 Febbraio 2018 Oggi l’attore Massimo Troisi avrebbe compiuto 65 anni

Oggi l’attore Massimo Troisi avrebbe compiuto 65 anni

Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994) è stato un attore, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano.

Principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni settanta, soprannominato «il comico dei sentimenti» o il «Pulcinella senza maschera», è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.

Formatosi sulle tavole del palcoscenico, istintivo erede di Eduardo e di Totò, accostato anche a Buster Keaton e Woody Allen, cominciò la sua carriera col gruppo I Saraceni e poi con gli inossidabili amici de La Smorfia (Lello Arena ed Enzo Decaro). Il successo del trio fu inatteso e immediato e consentì al giovane Troisi di esordire al cinema con Ricomincio da tre (1981), il film che decretò il suo trionfo come attore e come regista. Dall’inizio degli anni ottanta si dedicò esclusivamente al cinema interpretando dodici film e dirigendone quattro. Malato di cuore sin dall’infanzia, morì il 4 giugno 1994 all’Infernetto (Roma) per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche, due giorni prima di terminare la sua ultima pellicola, Il postino, per il quale verrà, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscarcome miglior attore e per la miglior sceneggiatura non originale.

Adoperò uno stile inconfondibile, che risaltava una capacità espressiva sia verbale sia mimica e gestuale con la quale riusciva a unire ruoli comici a quelli più riflessivi. Troisi indicò al cinema italiano una via per un’escursione rivitalizzante con in più uno sguardo molto attento alla società italiana ed alla Napoli successive al terremoto del 1980, alle nuove ideologie, al femminismo, all’autoironia crescente e all’affermazione della soggettività individualista. Con lui nacque la nuova tipologia napoletana di antieroe, la vittima dei tempi moderni, un personaggio che riflette tuttora i dubbi e le preoccupazioni delle nuove generazioni.

Occasionalmente si distinse anche al di fuori della recitazione, lasciando altri contributi: scrisse infatti O ssaje comme fa ‘o core, una poesia messa in musica dall’amico Pino Daniele, un’allusione tanto ai problemi al cuore (sia dell’attore sia dell’amico musicista) quanto al romanticismo