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2 Novembre 2017 Con che parte della testa amiamo?

Con che parte della testa amiamo?

Con che parte della testa amiamo?
Uomini e donne, coppie nuove e vecchie usano aree del cervello diverse per amare… Una ricerca svela quali…

Quando ci si innamora si cambia faccia, si sorride di più e si ha la testa fra le nuvole, ma, dentro la testa, cosa succede? Grazie alle moderne metodiche non invasive di osservazione del cervello, come la risonanza magnetica, è possibile esaminare i processi neurobiologici che sottendono alle emozioni e ai sentimenti. Una nuova pubblicazione della Society of Neuroscience ha verificato in particolare quali siano le zone del cervello che si attivano quando ci coglie l’euforia dell’innamoramento. L’accertamento sperimentale è consistito nell’eseguire risonanze magnetiche funzionali su 17 giovani uomini e donne innamorate mentre venivano loro mostrate, alternativamente, le immagini dell’agognato amante e quelle di una persona “neutra”. L’attività cerebrale corrispondente a un intenso coinvolgimento emotivo è stata registrata nel nucleo caudato e nell’area cerebrale destra VTA (Ventral Tegmental Area): queste aree del cervello sono particolarmente ricche di dopamina, che ad alti livelli produce energia, tensione verso nuovi stimoli, motivazione a guadagnarsi una gratificazione e una certa sensazione di esaltazione. Tutti sintomi, questi, che in effetti accompagnano la prima fase dell’innamoramento…
Innamoramento e amore. È interessante notare innanzitutto che mentre la passione iniziale riguarda le aree cerebrali collegate alla gratificazione e agli impulsi, i sentimenti mossi da una relazione stabile e a lungo termine attivano altre aree, adibite piuttosto all’emozione. Dati, questi, che confermerebbero come anche neurobiologicamente il sentimento dell’amore cambi e si evolva nel tempo.
Amore al cioccolato. Il modo di reagire allo stesso sentimento da parte dei due sessi è anche cerebralmente diverso. Nel cervello di una donna innamorata si attivano maggiormente il corpo del nucleo caudato e la corteccia parietale posteriore, aree legate appunto al desiderio di gratificazione, all’emozione e all’attenzione. La maggior parte degli uomini coinvolti nello studio, spiegano i responsabili dell’esperimento, mostrano invece un’attività particolarmente vivace nelle regioni cerebrali adibite ai processi visivi, inclusa quella collegata all’eccitazione sessuale.
Ai single, gli esperti, suggeriscono la solita scappatoia per riprodurre parzialmente l’ebbrezza di una passione amorosa: il cioccolato stimolerebbe proprio una delle aree verificate attivarsi nell’esperimento.