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18 Novembre 2017 Funzionano i contraccettivi ormonali maschili

Funzionano i contraccettivi ormonali maschili

L’efficacia è praticamente la stessa di quelli femminili, anche se rimangono alcuni importanti effetti collaterali. Sono ora allo studio nuovi dosaggi e metodi di somministrazione.

 Una combinazione di ormoni iniettata nel corpo maschile si è rivelata un contraccettivo efficace quanto la pillola femminile, prevenendo le gravidanze nel 96% dei casi. È quanto emerge da un’ampia ricerca internazionale che lascia intravedere un futuro in cui le responsabilità della contraccezione siano equamente distribuite all’interno delle coppie, ma che evidenzia anche alcuni importanti effetti collaterali.Lo studio ha coinvolto 350 uomini che hanno ricevuto iniezioni di progesterone e testosterone: il primo agisce sull’ipofisi o ghiandola pituitaria per annullare la produzione di spermatozoi e di fatto “spegnere” il sistema riproduttivo maschile. Il testosterone serve a compensare il calo di ormoni maschili indotto dal progesterone e a mantenere il paziente in salute.

 PROMETTENTE. Il sistema ha stupito per la sua efficacia. Dopo un periodo iniziale in cui gli uomini, tutti in relazioni stabili, hanno adottato le iniezioni e altri metodi contraccettivi, si è passati alla verifica vera e propria, con soltanto una puntura al bimestre come unico modo per prevenire gravidanze.Solo 4 concepimenti sono avvenuti su 274 coppie che sono riuscite ad assumere gli ormoni in modo stabile: una riuscita pari a quella della pillola e maggiore di quella che ha il preservativo nella vita di tutti i giorni, pari all’82% (il condom rimane però l’unico metodo sicuro per evitare malattie sessualmente trasmissibili).

 SINTOMI INDESIDERATI. Tuttavia, il trattamento ha causato alcuni effetti collaterali definiti inaccettabili, come depressione, acne e aumento della libido: conseguenze che hanno spinto 20 uomini ad abbandonare lo studio prima del tempo, e a non coinvolgere altri partecipanti dal 2011 in poi. In tutto sono state registrate 1.491 situazioni di questo tipo, incluso un suicidio e un episodio di forte tachicardia a fine trattamento. Ma il 39% di questi incidenti si è rivelato “slegato” dalle iniezioni.I PROSSIMI PASSI. Secondo gli autori dello studio, parte degli effetti sgraditi si potrebbe eliminare cambiando il dosaggio ormonale o le modalità di somministrazione del mix (si sta ora pensando a un gel da spalmare ogni giorno sul petto). Quanto all’efficacia, questo rimane comunque il maggiore risultato nello studio dei contraccettivi maschili reversibili degli ultimi 40 anni.

10 Novembre 2017 Differenze “geografiche” nella qualità degli spermatozoi

Differenze “geografiche” nella qualità degli spermatozoi

Più efficiente lo sperma degli abitanti delle città rispetto ai contadini. Perché?

Gli spermatozoi diminuiscono e diventano sempre meno energici, diminuendo i livelli di fertilità maschile. Questi i risultati di un controverso saggio pubblicato nel 1992 dal British Medical Journal. C’è però chi sta eseguendo una serie di sperimentazioni, sostenendo l’ipotesi che in realtà si tratta di un problema che colpisce in modo geograficamente differenziato.

In particolare, un team di ricercatori dell’università del Missouri ha analizzato negli Stati Uniti lo sperma di 512 partner di donne incinte (quindi maschi fertili), mettendo a confronto la concentrazione e la vivacità dei loro spermatozoi. Il dato sorprendente è che la concentrazione degli spermatozoi è significativamente più bassa nelle zone rurali del Missouri, rispetto a quella di grandi città americane, quali New York, Los Angeles e Minneapolis. E lo stesso si deve registrare per quanto riguarda il dinamismo degli spermatozoi.

Insomma gli uomini di campagna sarebbero meno fertili rispetto ai residenti in aree metropolitane. Le ipotesi avanzate per spiegare il fenomeno sono svariate: vanno dall’esposizione prolungata agli agenti chimici usati in agricoltura a differenze genetiche legate a un particolare territorio.