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29 Settembre 2017 Biella: Sono incinto e mi sono auto-fecondato

Biella: Sono incinto e mi sono auto-fecondato

Biella: Sono incinto e mi sono auto-fecondato, è la storia di un uomo di 55 anni di Mongrando, in provincia di Biella, sostiene di essere in dolce attesa. Corrado R., ha raccontato a La Nuova Provincia di Biella di essere ermafrodita, una condizione per cui un individuo sviluppa sia i gameti maschili che quelli femminili. Ma gli esperti sono piuttosto scettici in merito alla presunta gravidanza, per ovvi motivi scientifici. “Fino a cinque anni fa – ha spiegato – conducevo una vita normalissima”. Poi “un fortissimo mal di pancia al seguito del quale sono stato ricoverato al Pronto soccorso. Dopo aver sostenuto diversi esami, dall’ecografia alla Tac, ho scoperto di essere un ermafrodita, ovvero di avere due apparati genitali distinti”. Corrado spiega che “in termini semplici, un ovulo impazzito ha prodotto un’auto-ovulazione dando il via allo stato di gravidanza”. Autofecondazione, dunque. L’uomo, che ha già tre figli fecondati ‘tradizionalmente’, sostiene di aver eseguito esami ed ecografie a conferma di quanto afferma. E dagli accertamenti è risultato essere al quarto mese di gestazione.

Ma a detta di numerosi esperti, quanto sostenuto dal 55enne biellese sarebbe impossibile. La Stampa ha intervistato Roberto Jura, ex primario di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale di Biella, che ha manifestato le proprie perplessità possibilità dell’autofecondazione. Il medico conosce il caso di Corrado R. che ha visitato più volte, ma non lo vede da 7-8 mesi perciò non può negare né confermare quanto affermato dall’uomo. Peraltro Jura evidenzia come “problemi endocrinologici e ormonali” potrebbero aver falsato i test clinici. “Da qui a dire che c’è un utero ed è gravido c’è differenza”. Solo una laparoscopia esplorativa potrebbe sfatare ogni dubbio. Ci sono casi di “mascolinizzazione nelle donne per disturbi alle ovaie o di femminilizzazione negli uomini”, spiega ancora l’esperto. Ma una gravidanza, nella remota ipotesi che sia fattibile, “sarebbe forse possibile solo fecondando un ovulo artificialmente fuori per impiantarlo in un uomo che abbia una femminilizzazione dei tessuti pelvici”.

Corrado però assicura che quanto afferma corrisponde al vero e si difende dalle accuse: “Vogliono farmi passare per un buffone – dice a La Nuova Provincia di Biella-. Da quando è uscita la notizia è in atto il tentativo di screditare tutto e tutti, compresi gli esiti degli esami e delle radiografie. Una vera vergogna, da denuncia”. Lo scorso agosto abbiamo parlato di una storia analoga: quella di Trystan Reese, 34 enne di Portland che ha partorito il suo primo figlio. A differenza dell’uomo incinto di Biella, però, Trystan è un transgender. Biologicamente è ancora una donna, avendo mantenuto l’apparato riproduttivo femminile. Per aver un bambino, ha smesso di prendere ormoni e dopo cinque mesi dall’inizio dei tentativi, lui e il compagno Biff hanno scoperto di essere in dolce attesa.“Sto bene nel mio corpo di uomo transgender. Sono un uomo con un utero e ho la possibilità di portare un bambino dentro di me”, ha dichiarato ad un mese dalla nascita di Leo.

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